Eduardo Camavinga, nuovo centrocampista del Real Madrid, ha finalmente realizzato il sogno che ha fin da quando era bambino: giocare per i Blancos. Una storia difficile la sua. Quella di un ragazzo che è scappato dalla guerra e che ha, da subito, dimostrato il suo enorme talento per il mondo del calcio. Nato in Angola, si è trasferito all’età di due anni in Francia e qui ha ottenuto la cittadinanza francese. Classe 2002, dal viso gentile e dal sorriso sincero, è andato oltre ogni sua possibile aspettativa. Lo scorso 31 agosto, infatti, allo scadere della sessione estiva di calciomercato, è arrivata quella proposta, a cui è seguita la sua firma messa nera su bianco, che lui stesso da sempre aspettava e in cui ha sempre sperato. Florentino Perez gli offre la possibilità di giocare per la sua squadra e lui, quella possibilità, l’afferra al volo, senza pensarci su due volte.
L’arrivo al Real Madrid, il club dei sogni di Camavinga
Il Real Madrid decide di investire su di lui, sul centrocampista che, come dicono in molti, sarà il futuro della Francia. L’ha perciò acquistato dal Rennes per 31 milioni di euro, approfittando anche del fatto che il suo contratto fosse in scadenza nel 2022. Il 19enne ha così potuto finalmente avere la possibilità di indossare la maglia di quei grandi campioni che da piccolo guardava con occhi sognanti. Quel pensiero che diceva ‘un giorno ci sarai anche tu lì’, un pensiero silenzioso, perché poi qualcosa di così importante quando la dici ad alta voce significa che davvero poi non speri più in nient’altro se non in quell’approdo, è diventato da poco più di dieci giorni una splendida realtà. I Blancos chiamano, Camavinga risponde ‘presente!’.
Le prime dichiarazioni di Camavinga nel suo nuovo club di appartenenza
E fu così che, come nelle più belle fiabe a lieto fine, arrivò il giorno in cui Camavinga si presentò alla sua nuova platea di giornalisti, pronti a riempirlo di domande per sapere quante più cose possibili su di lui. In conferenza stampa, al fianco di Perez, ha parlato mostrando delle idee non poi così scontate alla sua giovane età: “Sono scappato dalla guerra e questo mi ha reso più forte. Alla mia famiglia devo moltissimo, mi ha aiutato tanto. Quando scendo in campo, gioco per loro ricambiando quanto hanno fatto per me. Forse qualcuno mi offriva di più ma non ne ho fatto una questione di denaro. Non mi importa. Trasferendomi a Madrid ho realizzato un sogno che ho inseguito da quando ero bambino. Pertanto, quando mi è stata presentata la proposta del Real, non ho avuto dubbi e non ho pensato ad altro“. Un desiderio che si realizza, grazie a una famiglia che, nonostante tutto, non gli hai fatto mancare la cosa che più conta, l’amore. Quell’amore vero, puro, reale che ti permette di affrontare qualunque sfida, dalla più piccola alla più grande.