3 febbraio 2018, stadio Ciutat de Valencia. Giampaolo Pazzini si appresta a debuttare con il Levante. È la gara contro il Real Madrid futuro campione d’Europa.
Siamo al minuto 77′, le due squadre sono ferme sull’1-1, in gol l’immortale Sergio Ramos ed Emmanuel Boateng. Ivi López lascia il campo al Pazzo, marcando così il suo debutto in Liga. L’attaccante ci si mette subito d’impegno, cercando di far alzare la squadra con il possesso palla. Poi, però, i Blancos tornano avanti grazie alla rete di Isco: il sacrificio dei valenciani va a naufragare. Lo stadio sembra spegnersi, l’impresa di pareggiare con i campionissimi sembra sfuggire di mano. Forse, però, in Spagna non conoscono ancora l’istinto del Pazzo. Giro numero 89 del cronometro: sulla trequarti Jason vede il taglio dell’ex Fiorentina, movimento in diagonale, scivolata e tocco morbido. Navas tocca, ma non quanto basta, la sfera si deposita in fondo al sacco. Il Levante esulta. “Gol al minuto 88′, il Pazzo, il Pazzo!“, il grido entusiasta del radiocronista, che fa sorridere i cuori dei tifosi italiani.
Il Levante raggiunge così, l’ennesima salvezza. L’avventura di Pazzini in terra iberica, tuttavia, non sarà altrettanto fortunata, dato che in campionato non segnerà più. Giusto il tempo, l’anno successivo, di tornare al Verona e aiutarlo nella promozione in Serie A. L’annata successiva, quella segnata dalla pandemia, trova anche il modo di ribaltare la Juventus e consegnare agli scaligeri una vittoria preziosissima. L’ultimo sfizio di una carriera che, forse, avrebbe meritato qualche trofeo in più. Poi il ritiro, annunciato, il 21 novembre scorso.
In una recente intervista, Pazzini ha detto: “Per me, ogni gol è come un figlio“. Immaginiamo che, tra i vari, questo gol sia uno dei figli prediletti.