BarcellonaFonte Immagine: profilo Twitter Barcellona

Qual è il vero Barcellona? Molto soventemente la comunicazione ha portato a degli sbilanciamenti e cambiamenti. Senza, però, portare a dei giudizi equilibrati.

Barcellona, la sconfitta in Europa

Le osservazioni sono cambiate drasticamente in seguito alla sconfitta interna in Europa League per 2-3 contro l’Eintracht Francoforte, con conseguente eliminazione. Da quel momento, si è messo in discussione l’operato di Xavi, che ha raccolto una squadra a pezzi dall’addio di Ronald Koeman. In un colpo, le 7 vittorie consecutive e i 14 risultati di fila in Liga sono terminati nel dimenticatoio. Uno spartiacque europeo, in grado di svoltare giudizi e idee sui Blaugrana. Senza contare, però che i presupposti iniziali erano differenti.

Come già accennato, Xavi ha raccolto l’eredità di un equipo disunito, pieno di dubbi e attanagliato dal pesante addio di Lionel Messi. Sicuramente, il mercato invernale ha dato una mano, grazie all’arrivo di giocatori del calibro di Aubameyang e Ferrán Torres, da Arsenal e Manchester City rispettivamente. Il gambiano è vicinissimo alla doppia cifra, con 8 centri in solamente 9 gare, mentre lo spagnolo si è imposto con decisione nel 4-3-3.

Tuttavia, non solamente la sessione di trasferimenti ha aiutato i catalani. Xavi è stato in grado di riunire il gruppo, esaltando le qualità di Pedri in mediana, designandolo come degno erede del centrocampo di cui fece parte. La Cantera blaugrana dovrà essere proprio un punto forte per Xavi, forte conoscitore dell’ambiente e delle dinamiche. Grazie a questi fattori, è riuscito a riportare il Barça dal settimo posto in piena zona Champions, ricandidandolo a nuovo serio rivale del Real Madrid per il prossimo anno. Galácticos, tra l’altro, seccati con un netto 0-4 nel Clásico.

Equilibrio

Una serataccia non può compromettere quanto di buono costruito fin qui. L’intento di Xavi era ricostruire l’idea Blaugrana, forgiando gioco e orgoglio dei propri valori di squadra. Innegabile che ci sia riuscito e sembra ingiusto e denigratorio sminuire il lavoro svolto fin qui. Barcellona non è stata costruita in un giorno, il lavoro quotidiano ripaga sempre. L’equilibrio nei giudizi, come tale, dovrebbe tenerne conto.

A cura di Luca Ripari

Di Luca Ripari

Sono Luca Ripari, ho 26 anni e provengo da Perugia. Nel giugno 2019 mi sono laureato in Mediazione Linguistica, in inglese e spagnolo. Ho una grande passione per il calcio, tanto da aver dedicato la mia tesi finale a questo argomento, lo sport interconnesso con società e cultura. Ho iniziato a collaborare con alcune testate e anche la radiocronaca mi appassiona. Mi piace scrivere, raccontare di calcio, viaggiare e leggere.