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Benvenuti fratelli gialloblu” è lo striscione che campeggia qualche minuto prima del fischio d’inizio della partita tra la Sampdoria ed il Verona in Gradinata Sud, feudo del tifo blucerchiato. Il rapporto di amicizia che lega le due tifoserie è piuttosto antico (risale addirittura al 1973) e si rinsalda ogni qualvolta le due compagini si trovano di fronte. Ma nonostante i messaggi di affetto e la reciproca stima sugli spalti, sul rettangolo di gioco non se le mandano di certo a dire, con i protagonisti in mezzo al campo che si affrontano a viso aperto.

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Il risultato è una partita molto divertente, con diversi ribaltamenti di fronte e numerose azioni offensive da parte di entrambe le squadre. Inizialmente è la formazione di Tudor che parrebbe essere padrona del match. E anche se Simeone (accolto dai fischi dei tifosi blucerchiati, a causa del suo passato con la maglia del Genoa) non sembra molto in giornata, al 37′ del primo tempo ci pensa Tameze a portare in vantaggio gli scaligeri, con un tiro da fuori area, dopo una corta respinta della difesa doriana, e deviato involontariamente da Yoshida (per altro appena entrato in sostituzione dell’infortunato Ferrari) alle spalle di Audero. La prima frazione di gioco si chiude dunque con il vantaggio della squadra gialloblu. Entusiasmo nel settore ospiti, dove sono assiepati i sostenitori del Verona; tanta delusione tra i tifosi blucerchiati, sopratutto nella Gradinata Sud, dove, ad inizio partita, c’era stata anche una contestazione nei confronti di Massimo Ferrero, con un coro contro l’attuale patron blucerchiato e l’esposizione di uno grosso drappo a favore di Gianluca Vialli come nuovo presidente del club.

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Nel secondo tempo, però, la situazione cambia radicalmente, con la squadra di D’Aversa che prende decisamente le redini del gioco. Sugli scudi, senza ombra di dubbio, il sempreverde Antonio Candreva, autore di un gol bellissimo, quello del momentaneo pareggio, e dell’assist per Ekdal, per il 2 a 1 blucerchiato. La prima rete arriva al 51′, dopo una bella combinazione tra Caputo e Verre: l’esterno blucerchiato riceve il pallone sulla fascia destra e, seppur da posizione molto defilata, insacca alle spalle dell’estremo difensore del Verona, con un tiro potente e preciso. Il vantaggio doriano, invece, viene siglato al 77′, con il colpo di testa, in torsione, di Ekdal, dopo una palla pennellata alla perfezione sempre, per l’appunto, da Candreva. Il 3 a 1 definitivo arriva in pieno recupero, grazie ad un diagonale velenoso di Murru (entrato da pochi minuti in sostituzione di Augello), che sigla così la sua prima rete in maglia blucerchiata proprio sotto la curva dei tifosi di casa e mette il sigillo sulla bella vittoria, in rimonta, della formazione allenata da D’Aversa.

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Di Daniele Caroleo

Giornalista pubblicista. Direttore Responsabile de "Il Calcio Quotidiano"