Salernitana-Lazio è stata una delle partite più chiacchierate della ventiduesima giornata. Non per qualche particolare rivalità tra le due formazioni, quanto per lo storico dirigenziale e le molteplici assenze dovute al Covid.
Una gara dominata dall’inizio alla fine dalla Lazio che esce dall’Arechi con una netta vittoria per 3-0. Mattatori della partita Ciro Immobile, autore di una doppietta più una traversa colpita, e Manuel Lazzari, terzo marcatore dell’incontro.
Ma al di là del campo, Salernitana-Lazio è stata anche la prima partita di Luca Iervolino come presidente dei granata. Una vendita sudata quella del club campano che ha visto in extremis succedere Iervolino alla vecchia gestione Mezzaroma-Lotito.
Non è andata però bene al neo patron granata. La Lazio non ha lasciato scampo agli avversari, chiudendo virtualmente la gara in dieci minuti grazie alla doppietta di Ciro Immobile. Sempre più una sentenza il bomber biancoceleste che ha messo a segno diciassette gol in diciotto partite, portandosi a un passo dalla top-15 degli attaccanti più prolifici di sempre in serie A.
Ma non è stata solo la gara di Immobile. Insieme a lui a prendersi di diritto la copertina troviamo Sergej Milinkovic-Savic, ormai diventato tra i più forti centrocampisti d’Europa. Un altro assist e giocate sopraffine. Al termine dell’incontro anche Maurizio Sarri ha voluto dire la sua sul giocatore serbo: “Ho allenato tanti centrocampisti forti nella mia carriera. Da Kovacic a Zielinski, passando per Hamsik che è sempre stato sottovalutato. Ma Milinkovic oggi può rientrare tranquillamente in questa classifica. Negli ultimi due mesi è migliorato tantissimo. Prima perdeva palloni per mancanza di mordente, adesso è cattivo su ogni pallone. Questo, abbinato alla sua tecnica, fa di lui un giocatore eccezionale“.
Proprio Maurizio Sarri, ai microfoni di DAZN, ha esternato soddisfazione per la vittoria dei suoi: “Finalmente stiamo dando un po’ di continuità al gioco e piano piano anche i risultati stanno arrivando. Il problema della Lazio è quando si ritrova a giocare ogni tre giorni. Se non ci fosse stata l’Europa League adesso avremmo avuto una classifica invidiabile. Oltre a questo c’è anche il fattore Covid che incide. Prepari la gara con determinati giocatori e poi ti ritrovi a dover cambiare le carte all’ultimo a causa dei positivi“. Non solo campo, però. La Lazio infatti è chiamata a muoversi sul mercato ma l’indice di liquidità continua a bloccare i biancocelesti: “Se ho capito cos’è l’indice di liquidità? Quello che ho capito è che ci sono squadre piene di debiti e nonostante questo non hanno l’indice bloccato“.
Un altro punto toccato da Sarri è stato quello legato a Manuel Lazzari, autore del terzo gol laziale con annessa esultanza rabbiosa: “Lazzari paga colpe non sue. Lui è un giocatore molto forte quando attacca mentre ha difficoltà a difendere. Ultimamente spesso siamo andati in difficoltà dietro e per questo a farne le spese è stato un calciatore come lui“.
Se in casa Lazio l’entusiasmo vola alto, tra i padroni di casa c’è amarezza, come dichiarato, non senza polemiche, da Colantuono: “Salernitana-Lazio è stata una partita condizionata dalle assenze. Mi sono ritrovato a dover schierare dei ragazzi e con un organico ridotto ai minimi termini a causa del virus. Io non riesco a capire come funziona questo protocollo che più che dalle giornate di campionato sembra cambiare in base ai giorni della settimana. Le regole devono essere chiare e uguali sempre“. Sulla gara: “La Lazio è nettamente più forte di noi e questo è fuori discussione, però dopo la vittoria di Verona mi sarebbe piaciuto giocarmela con una squadra più completa e invece così non è stato“.
A sorridere è dunque Claudio Lotito. Proprio lui che ha avuto il merito di riportare la Salernitana in serie A prima di cederla al neo presidente Iervolino. Proprio quest’ultimo, negli scorsi giorni, non aveva risparmiato una stoccatina alla vecchia dirigenza: “Credo che chi c’era prima non sia stato in grado di parlare alle corde dell’animo dei tifosi. Non si può parlare poco e male con questi. Bisogna creare un rapporto diretto“.
La vittoria della Lazio è una piccola rivincita per Lotito che non ha mai ben digerito le modalità di cessione della Salernitana. Resterà però, con tutti i suoi difetti, il presidente che ha riportato i campani in serie A dopo ben 23 anni.