InterFoto: Arne Müseler

Inter-Lazio finisce in parità, un 2 a 2 pesante che non accontenta nessuno, ma soprattutto l’Inter. L’Inter si è trovata in vantaggio per due volte, prima con Bissek e poi con Dumfries, ma la doppietta di Pedro, vero impact player della Lazio, ha permesso ai biancocelesti di strappare un pareggio importante per la corsa Champions. Per i nerazzurri sono due punti persi che possono fare la differenza in ottica scudetto, visto che in contemporanea il Napoli di Conte ha pareggiato a Parma per 0 a 0. La classifica rimane dunque invariata e l’Inter di fatto sciupa la sua occasione d’oro per il sorpasso alla penultima di campionato. Si deciderà tutto nell’ultima giornata, con il Napoli padrone del proprio destino al “Maradona” col Cagliari, mentre l’Inter dovrà fare la sua parte a Como e sperare in un suicidio casalingo da parte della capolista.

La tensione era palpabile allo stadio, sia da parte del pubblico che da parte delle due squadre, che nella prima mezz’ora si sono studiate senza concedere nulla e senza creare occasioni da gol.   Il primo pericolo del match è arrivato al 30′, dopo il tiro di Dimarco su cross di Thuram ben parato da Mandas. Al 42′, invece, è arrivata la prima grande opportunità per la Lazio, con Isaksen che si è trovato da solo davanti a Sommer, ma si è fatto ipnotizzare dal portiere svizzero che ha salvato l’Inter. Il risultato si è sbloccato nei minuti di recupero: bene Bissek in questo caso, bravo a sfruttare un rimpallo in area dopo il corner e a battere Mandas col suo sinistro per l’1 a 0.
Nella ripresa l’Inter non è riuscita a mantenere alto il baricentro, non è chiaro se per stanchezza o se per quei costanti cali che i nerazzurri mostrano dopo essere andati in vantaggio. La Lazio non è rimasta a guardare e si è portata in avanti con più determinazione. Al 70′ Dia sbaglia e calcia fuori, ma due minuti più tardi è Pedro a centrare il gol del pareggio. Lo spagnolo segna dopo un’azione confusa, ma il taglio di Vecino fa la differenza e serve l’ex Barcellona che a pochi metri dalla porta non sbaglia. Come al solito una volta scoccato l’allarme l’Inter si rialza, sa reagire e lo fa all’80’ con Dumfries, che colpisce bene di testa su cross di Calhanoglu da calcio di punizione. La missione sembrava compiuta, ma a tre minuti dal 90′ è arrivato l’episodio che ha cambiato la partita e, probabilmente, le sorti del campionato per Inter e Napoli. La Lazio è in attacco, Castellanos prova a saltare Bissek, che tocca la palla col braccio e l’arbitro Chiffi assegna il calcio di rigore agli ospiti. Ancora Pedro non sbaglia e regala il pareggio ai suoi. Nei sette minuti di recuperi l’Inter fa di tutto per trovare il terzo gol: spreca una grande occasione con Arnautovic, che liscia la palla a due passi dalla porta, lo stesso attaccante austriaco si vede annullare un gol per fuorigioco poco più tardi, ma tant’è, la gara finisce 2 a 2 e l’Inter accumula l’ennesimo rimpianto. Questo rimpianto, però, pesa di più perché, forse, era questa l’ultima occasione per sorpassare un Napoli che non corre ma è ancora davanti e che venerdì avrà la sua occasione casalinga per chiudere in testa alla Serie A, regalarsi il quarto Scudetto, quello che permetterebbe ad Antonio Conte di diventare il primo allenatore della storia a vincere tre Serie A con tre squadre diverse.
Inter-Lazio 2-2 (1-0)
Inter (3-5-2): Sommer, Bissek, Acerbi, Bastoni (91′ Zalewski), Dumfries, Barella, Calhanoglu (91′ Zielinski), Mkhitaryan (91′ Arnautovic), Dimarco (67′ Carlos Augusto), Thuram, Taremi (55′ Correa). All. S. Inzaghi
Lazio (4-2-3-1): Mandas, Marusic (c), Gila (94′ Gigot), Romagnoli, Nuno Tavares (64′ Hysaj), Rovella, Guendouzi, Isaksen (53′ Pedro), Vecino, Dia, Castellanos. All. Baroni
Arbitro: Chiffi
Marcatori: Bissek (I), Pedro (L), Dumfries (I), Pedro (L)
Ammonizioni: Calhanoglu (I), Castellanos (L), Gila (L), Romagnoli (L)