Derby d'Italia

Derby d’Italia è il termine con il quale Gianni Brera, uno se non il più influente giornalista sportivo del XX secolo, definì, nel 1967, la più storica e avvincente partita del calcio nostrano: Inter-Juventus.

Pur non essendo una vera e propria stracittadina, Inter e Juventus rappresentano due facce della stessa medaglia. Tanto simili quanto diverse, capaci di far nascere una tra le rivalità più accese del panorama calcistico mondiale.

Le avevamo lasciate 10 mesi fa e, da quell’8 marzo 2020, tutto, o quasi, sembra essere cambiato. È passata tanta acqua sotto i ponti da quella vittoria bianconera, che di fatto sancì la fine delle ambizioni scudetto nerazzurre. Nessuno poteva mai immaginare cosa sarebbe successo all’indomani di quella partita.

San Siro, così come lo Stadium allora, sarà ancora vuoto gettando un velo di malinconia su una partita che si prospetta al cardiopalma.

Qui Inter

La squadra di Antonio Conte, come ormai da tradizione, non ha iniziato l’anno nel migliore dei modi. Dopo la vittoria col Crotone, infatti, è arrivato appena un punto in due partite e una vittoria all 119esimo in Coppa Italia. Alle prestazioni di certo non convincenti, va aggiunta la difficile situazione societaria vicina al terzo passaggio societario in poco meno di 10 anni.

Tuttavia, una vittoria contro gli acerrimi rivali, oltre far continuare la rincorsa al Milan in campionato, darebbe un po di serenità ad un ambiente che tende spesso a soffrire di autolesionismo.

Conte può contare sulla sua formazione tipo: 3-5-2 con la coppia Lukaku-Lautaro d’avanti e con un unico ballottaggio da sciogliere a centrocampo, quello tra Vidal e Gagliardini con il cileno in leggero vantaggio per partire dal primo minuto.

Qui Juventus

Andrea Pirlo arriva al suo primo Derby d’Italia da allenatore, in un buon momento di forma forte dei 5 punti rosicchiati ai rivali nelle ultime due partite.

Seconda trasferta a San Siro in dieci giorni per i bianconeri che, bissando il successo sul Milan, darebbe un bel colpo psicologico alle rivali.

Con Cuadradro, De Ligt e Alex Sandro ancora bloccati dal coronavirus Pirlo dovrebbe optare per una difesa a 3 con Bonucci e Danilo sicuri di una maglia e il duo Chiellini-Demiral a contendersi l’ultimo posto a disposizione.

A centrocampo: a destra Chiesa, rientrato il problema alla caviglia, dovrebbe partire dal primo minuto, mentre sulla sinistra spazio a Frabotta. In mezzo l’unico sicuro del posto dovrebbe essere Ramsey con Meckennie, Bentancur e Rabiot a giocarsi due posti.

In attacco Ronaldo farà coppia con Morata, tornato a pieno regime dopo i guai muscolari. Panchina quindi per Kulusevki.