VillarealVillareal (Instagram)

Forse è una fortuna che l’ottavo di Champions arrivi ora per la Juventus, quando la squadra di Allegri ha trovato un equilibrio importante in fase difensiva, e soprattutto ha ritrovato con Vlahovic il peso offensivo che gli mancava dalla partenza di CR7.

Al secondo tentativo era arrivato il Villareal. Nel sorteggio ripetuto non era cambiato poi molto, almeno apparentemente, per quanto riguarda l’avversario toccato alla Juventus. L’errore commesso a Nyon ha cancellato il primo avversario, lo Sporting Lisbona, per assegnare ai bianconeri il Submarino amarillo. La Juventus di quest’anno in Champions League ha fatto buone cose, ma l’avversario è tutt’altro che abbordabile stavolta. Basta vedere il modo in cui si è qualificato nel proprio girone, andando a vincere sul campo di un’Atalanta in stato di grazia. 

La squadra 

Una squadra più esperta rispetto ai portoghesi, e soprattutto con dei valori tecnici ai quali va riservata molta attenzione. Il Villareal ha giocatori molto importanti e su questo non ci piove. Gerard Moreno è un calciatore di comprovato livello internazionale, Albiol è un gran leader difensivo, come ha già dimostrato in Serie A con la maglia del Napoli.  

Accanto a lui c’è un colosso come Pau Torres, difensore ormai entrato in pianta stabile nel giro della nazionale spagnola di Luis Enrique. C’è Geronimo Rulli che rappresenta un portiere di sicura affidabilità. Infine il sottomarino giallo può vantare anche tanta qualità a centrocampo, quella garantita da Dani Parejo, uno dei registi più puri rimasti in Europa. Parejo permette alla squadra di Emery di portare le partite sui ritmi che vuole lei, fattore molto importante negli scenari di una competizione europea. 

A tutti questi si è aggiunto nel mercato invernale anche Giovani Lo Celso, acquistato dal Tottenham per mettere ancora più qualità in mezzo al campo. L’argentino aumenta ancor di più la qualità di palleggio di una squadra che sa già il fatto suo in questo senso.

I numeri 

In Liga il Villareal stava faticando più del previsto quest’anno ad inizio anno. L’anno scorso era arrivato un settimo posto, e l’approdo in Champions grazie al successo in Europa League, ma nella stagione in corso d’opera la partenza non era stata delle migliori. Rispetto al momento del sorteggio anche la squadra di Unai Emery è cresciuta molto, passando dal 14simo posto al sesto, distante solo due punti dalla zona Champions. Il miglioramento più importante il sottomarino giallo lo ha avuto nella fase offensiva: sono ben 38 ora le reti in campionato, ben spartite fra i vari elementi della rosa


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Villareal, modulo e tattica 

Il Villareal è una squadra che sa alzare i ritmi e questo per la Juventus è un problema perché i bianconeri hanno spesso sofferto i ritmi alti in questa stagione. E’ possibile che saranno proprio gli spagnoli a gestire il possesso per la maggior parte del tempo, ma quella di Emery è una squadra non disdegna neanche fasi prolungate di difesa posizionale, difendendo con un blocco molto basso per concedere meno pochi spazi agli avversari.  

Il tecnico spagnolo predilige il 4-4-2 per la sua squadra, variando in alcuni casi nel 4-1-4-1, e cambiando spesso i ruoli ai vari interpreti. Uno dei giocatori più duttili della squadra è ad esempio Manu Trigueiros, che si alterno fra l’esterno del centrocampo e l’attacco.  

I discorsi fatti oggi sul sorteggio restano comunque relativi, perché si può valutare il valore assoluto delle squadre ma poi a contare sarà il loro stato di forma quando arriveranno i due appuntamenti, a fine febbraio. La Juventus deve sconfiggere il taboo degli ottavi di finali contro squadre sulla carta non favorite. Le eliminazioni delle ultime due stagioni con Lione e Porto rischiano infatti di diventare un incubo per la Vecchia Signora.