I presupposti che quella tra la Sampdoria e la Roma sarebbe potuta essere una partita certamente interessante, c’erano tutti: il ricordo di Paolo Mantovani nell’anniversario della sua scomparsa unitamente ad un ritrovato entusiasmo, nella tifoseria di casa, per l’arrivo, sulla panchina blucerchiata, di Dejan Stankovic come nuovo allenatore (al posto di Giampaolo), all’esordio tra le mura del Ferraris erano tra gli ingredienti principali di questo posticipo del lunedì pomeriggio contro la Roma di Mourinho.
Ma al di là del verdetto del campo, che ha visto la vittoria dei giallorossi grazie ad un calcio di rigore trasformato da Pellegrini al 9′ minuto di gioco contro una Sampdoria ostica, che avrebbe forse meritato per lo meno il pareggio, a nostro modo di vedere (sebbene, sostanzialmente, non abbia mai tirato realmente in porta), uno degli avvenimenti più eclatanti della serata è senza dubbio legato all’apparizione, nella tribuna centrale dello stadio Ferraris, dell’ex presidente della società blucerchiata Massimo Ferrero.
La coreografia per lo storico presidente della Sampdoria ed il discusso rigore di Pellegrini
Ma andiamo con ordine. La Gradinata Sud accoglie l’ingresso delle squadre con una bella coreografia per l’indimenticato Paolo Mantovani, scomparso il 14 ottobre del 1993 e storico presidente della Sampdoria. Lo stadio è un’autentica bolgia e tantissime sono le persone accorse per la prima casalinga del nuovo tecnico blucerchiato, Dejan Stankovic, subentrato a Giampaolo, che hai già avuto modo di raccogliere il primo punto della sua nuova avventura, in quel di Bologna nello scorso weekend.
Pronti via, ed è subito polemica, con l’arbitro Di Bello che al 6′ minuto di gioco ferma una ripartenza della Sampdoria perché evidentemente richiamato dal VAR per un presunto fallo di mano di Ferrari su un cross al centro dell’area di Abraham. Le immagini, anche se rallentate, non chiariscono, almeno dalla nostra postazione, la reale dinamica dell’accaduto, ma il direttore di gara opta per il penalty e Pellegrini realizza per il vantaggio romanista e per i tanti tifosi giallorossi assiepati nel settore ospiti dello stadio genovese.
La reazione dei blucerchiati, la tenuta della Roma. E Di Bello non vedo un fallo di mano netto di El Shaarawy
La Sampdoria prova a reagire, mantenendo il pallino del gioco, ma senza incidere particolarmente. La Roma è pronta a ripartire, soprattutto sfruttando le fasce, dove Augello risulta essere spesso in affanno (nella seconda frazione di gioco, infatti, verrà sostituito). Tanto carattere, ma poca sostanza per i blucerchiati, che nella ripresa buttano nella mischia anche Quagliarella, Verre e Pussetto, ma senza ottenere particolari risultati. La Roma gestisce bene la fase difensiva, ma sembra quasi voler lasciare giocare i propri avversari, forse rischiando un po’ da questo punto di vista. La formazione blucerchiata, con il trascorrere dei minuti, infatti, cerca disperatamente di insinuarsi tra le linee avversarie, e per questo motivo Mourinho corre ai ripari facendo subentrare Matic a centrocampo. C’è inoltre spazio per Zaniolo, che nei pochi minuti a sua disposizione ha anche il tempo di impegnare Audero, segnare un gol in fuorigioco e farsi ammonire. Mentre nelle file doriane c’è tanta recriminazione per un netto fallo di mano di El Shaarawy che l’arbitro, ben posizionato, non concede e sul quale il Var non può intervenire essendo avvenuto fuori area (l’azione che si era sviluppata poteva essere molto pericolosa).
Tre punti d’oro per Mourinho. La Sampdoria ancora ultima
In tutti i casi, Mourinho conquista i tre punti e proietta la sua Roma in piena zona Champions League. Discorso diverso, invece, per Stankovic, che avrà, ovviamente, ancora molto da lavorare per tentare di salvare la squadra blucerchiata, invischiata all’ultimo posto a quota 3 punti e senza aver ancora ottenuto una vittoria.
E Ferrero?
Abbiamo preferito lasciare in ultima istanza quanto avvenuto tra il primo ed il secondo tempo sugli spalti del Ferraris, perché un episodio del genere merita certamente una sorta di capitolo a parte. La notizia, in realtà, era già nell’aria da tempo visto che anche in occasione della recente sfida casalinga contro il Monza si era diffusa l’indiscrezione del possibile “ritorno” a Genova dell’ex presidente blucerchiato. Il “viperetta”, però, proprio nella partita contro la Roma, si è presentato ai cancelli di ingresso dello Stadio Ferraris scortato da alcuni bodyguard, cercando di raggiungere lo Sky Box presidenziale, che lui ritiene evidentemente ancora disposizione della sua famiglia. La notizia, ovviamente, si è diffusa immediatamente, scatenando le ire dei tifosi presenti, tanto che sono addirittura dovuti intervenire le forze dell’ordine per fronteggiare i sostenitori che si erano radunati all’esterno dello Stadio, mentre in tribuna sono stati gli steward a formare una sorta di cordone al fine di evitare il peggio. Con la tensione alle stelle, Ferrero è dunque scappato dal “Ferraris” usando il tunnel dello spogliatoio e uscendo dal lato Distinti, mentre i dirigenti blucerchiati hanno cercato di placare i tifosi sampdoriani spiegando che Ferrero aveva abbandonato l’impianto sportivo genovese.