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In vista degli imminenti impegni della nostra Nazionale, Il commissario tecnico Roberto Mancini ha deciso di stupire tutti chiamando, tra gli altri, lo spezzino Matteo Ricci. Il centrocampista bianconero figura nella maxi-lista di Mancini per le gare di qualificazioni ai Mondiali 2022 contro Nord Irlanda, Bulgaria e Lituania. “Quando me l’hanno detto non ci volevo credere”, ha commentato così il ragazzo questa inaspettata convocazione in Nazionale. Lui e Toloi sono i nomi nuovi nel gruppo azzurro (Il brasiliano ha ottenuto il via libera dalla FIFA). 

Dopo 85 anni un calciatore dello Spezia torna a far parte del gruppo della nazionale maggiore: era dai tempi di Luigi Scarabello, nel 1936, che il club ligure non portava un elemento nella selezione maggiore. All’epoca Scarabello fu convocato nella Nazionale Olimpica pur militando in Serie C. è il giusto premio a una società che in questa stagione sta dimostrando grandi cose dando spazio a diversi giovani italiani. 

Chi è Matteo Ricci 

Romano e romanista, Matteo Ricci classe 1994, fratello gemello di Federico (che gioca al Monza) cresce nel settore giovanile dei giallorossi. Qui aveva fatto intravedere grandi numeri, contribuendo alla vittoria di una Coppa Italia e di una Supercoppa, guadagnandosi l’attenzione dello staff della prima squadra. Dal 2013 sempre in giro con vari prestiti in serie C e B. Dal Grosseto al Carpi, dalla Pistoiese al Pisa, quindi ancora Perugia e Salernitana. Soprattutto nelle due ultime due esperienze in Umbria e Campania vengono fuori le sue qualità. Nel 2018 viene acquistato a titolo definitivo dallo Spezia diventando un perno della squadra allora allenata da Pasquale Marino nel ruolo di mediano.  

Con Italiano Ricci esplode ed è protagonista della cavalcata del club verso la Serie A. In questi tre anni ha collezionato 83 presenze e non 9 gol, anche se non è ancora riuscito a trovare la soddisfazione del primo gol nella massima serie. Ricci si esprime al meglio davanti alla difesa, nel ruolo di playmaker e smista palloni, grazie alla grande capacità di palleggio. Dotato di visione di gioco e buone doti anche da incontrista ne fanno un centrocampista completo, utile anche in fase difensiva. Doti che sicuramente a Roberto Mancini non sono sfuggite e che lo hanno convinto a regalargli, a quasi 27 anni, la prima chiamato in azzurro. 

Ancora oggi la Roma detiene un diritto di recompra per poco più di un milione di euro e un 40% di incasso dalla futura rivendita. Il percorso di Ricci non sembra però in questo momento dover prendere quella direzione. Italiano se lo tiene stretto e punta su di lui per giocarsi nuovamente la Serie A, in caso di salvezza quest’anno.