C’erano tutti i presupposti per una grande serata. Gli sguardi sorridenti di Ronaldo & Co tranquillizzavano i tifosi della Juventus seduti sul divano di casa. Dopo la vittoria (convincente) in campionato contro la Lazio, il Porto sembrava essere la vittima giusta per dare una svolta decisiva a questa stagione che, tra alti e bassi, è ritenuta deludente da molti. Ecco, la Champions League. L’ossessione che diventa incubo. Ancora una volta. E questa sembra fare più male.
A scuola da Conceição
Eppure l’urna di Nyon sembrava aver sorriso (con il dovuto rispetto) alla Juventus abbinandola negli ottavi di finale alla squadra portoghese, ritenuta la più debole tra le possibili avversarie. Ma la Champions, si sa, regala ogni anno sorprese. E Sérgio Conceição è riuscito nell’impresa: il suo Porto passa il turno.
Una serata non al top
Dopo la sconfitta fuori casa allo Stadio do Dragão per 2-1, i bianconeri avevano un solo risultato a disposizione per passare il turno: la vittoria. Non una grande impresa per chi, da nove anni a questa parte, mette in bacheca trofei a ripetizione, in un ciclo interminabile. Ma le cose si complicano subito: dopo 17’ calcio di rigore per i dragones. 1-0 e palla al centro. Dopo le eliminazioni contro Ajax e Lione, la paura di fallire l’obiettivo assale i giocatori della Juventus che, dopo lo svantaggio, sembrano aver accusato il colpo.
CH22
In attesa di Cr7 (rimasto probabilmente negli spogliatoi a contare il numero di gol fatti in carriera) il palcoscenico se lo prende tutto Federico Chiesa. L’esterno della nazionale, arrivato questa estate alla corte di Andrea Pirlo, si prende sulle spalle l’intera squadra. Due gol che ribaltano il risultato. Il Porto resta in 10 per l’espulsione di Taremi (doppio giallo nel giro di due minuti). La partita sembra aver preso la piega giusta, ma ai bianconeri manca il guizzo finale. 2-1 e tempi supplementari.
Dove sei Juve?
Con il passare dei minuti il Porto sembra acquisire forza e consapevolezza. Con l’uomo in meno (ma siamo sicuri che giochi in 10?) copre bene il campo, creando continui grattacapi ai centrocampisti della Juventus, ma entrati del tutto in partita. Il resto è storia. Il 2-2 su punizione di Sérgio Oliveira pone fine alle speranze dei bianconeri. L’immediato 3-2 firmato da Rabiot allunga di qualche minuto le sofferenze di quei tifosi che, poco prima della partita, erano sorridenti e ottimisti.
Programmazione cercasi
L’acquisto di Cristiano Ronaldo ha portato la Juventus nell’elite del calcio a livello economico e commerciale. A livello sportivo, i risultati in campo internazionale sono gli stessi (se non più deludenti visto l’investimento fatto). La programmazione, che da sempre è stato il punto di forza dei bianconeri si è interrotta da qualche anno a questa parte.
Ora resta il campionato. Con il maestro in panchina e l’alunno (primo della classe) un po’ svogliato, con la testa rivolta già a raggiungere il prossimo record personale.