Fonte immagine: profilo Twitter Milan

Milan e Roma provano ad accendere la luce nella campagna europea delle italiane. Agli ottavi di Europa League, infatti, i due team hanno dato vita a dei match convincenti, che fanno ben sperare per il ritorno.

Europa League: Milan, i sogni all’Old Trafford

Alle 18:55 entra in campo il Milan, nel leggendario Old Trafford, avversario il Manchester United che ha da poco azzannato il City nel derby. “Proveremo a realizzare i nostri sogni“, afferma Stefano Pioli in conferenza stampa. Quale miglior tempio, allora, se non il Teatro dei Sogni? I rossoneri si presentano incerottati e in piena emergenza si schierano con una compagine di 24,3 anni di età media: un record tra le 16 partecipanti. Anche i Red Devils hanno varie assenze, tra cui Rashford e Pogba. Il divario, però, sembra comunque incolmabile.

Invece, l’atteggiamento degli ospiti è lodevole, memore delle notti di gloria in Champions League. Lo United fatica a costruire il proprio gioco a causa della pressione avversaria, ma riesce a passare in vantaggio con uno stacco a palombella di Bailly. Il Milan preme, spinge, ma non riesce a trovare il pari. Fino a quando Simon Kjaer, classe 1989, il più “anziano” di tutti, sfrutta il corner di Krunic e batte un non incolpevole Henderson. I milanesi si ricompattano così nelle difficoltà, lasciando il discorso qualificazione apertissimo in vista di San Siro. I ragazzini di Pioli provano allora a confezionarsi un secondo round da urlo. Per tentare di rivivere altre notti da Europa.

Roma, l’ex Fonseca che graffia

Preferisco sempre non incontrare mie ex squadre“, afferma Paulo Fonseca, tecnico della Roma ed ex dello Shakthar Donetsk dal 2016 al 2019. E meno male. Alle 21:00, allo Stadio Olimpico, i giallorossi ospitano i temibili ucraini, che purtroppo hanno bloccato l’avventura dell‘Inter di Conte in Champions League. Lo spirito è quello giusto, tanto che i capitolini trovano quasi subito il vantaggio con Pellegrini. Lo Shakhtar sembra in disarmo, vive solo di fiammate, sempre neutralizzate alla grande da un ottimo Pau Lopez. Nella ripresa, completano il terzetto di reti tricolori El Shaarawy e Mancini. L’altro Mancini, Roberto, non può far altro che gongolare.

È stata anche una rivalsa per molti giocatori sin qui molto criticati. Primo su tutti, Cristante. Adattato a centrale di difesa, ha dato risposte confortanti e ha spizzato di testa per la rete di Mancini. Anche Pellegrini è tornato nel vivo della trequarti, senza lasciare punti di riferimento, con estro e fantasia ha tenuto la Roma per mano. Passando per il guardiano iberico, che ha permesso di mantenere la porta inviolata in visto del ritorno. A Kiev, così, i giallorossi potranno permettersi di provare a gestire, un lusso non scontato in un ottavo di Europa League. E sono quindi tre le vittorie totali della Roma sugli ucraini, alla ricerca di un’inversione di tendenza.

Dopo l’insuccesso della Juventus, le italiane respirano un po’ di ossigeno, tenendo ancora in vita la speranza che sembrava un po’ calata per le squadre del Belpaese. In attesa, ovviamente, del ritorno e delle altre sopravvissute in Europa. Al netto della Lazio, che dovrà sperare in un vero miracolo sportivo (e non solo) contro la corazzata Bayern Monaco, l’Atalanta vuole tentare l’impresa. Dopo il beffardo e polemizzato 0-1 del Gewiss, gli orobici cercheranno di sovvertire il favore del pronostico. Per questo serviva una risposta del Tricolore in Europa League: per dirci che, forse, aldilà di evitabili catastrofismi possiamo crederci un po’ di più.

Di Luca Ripari

Sono Luca Ripari, ho 26 anni e provengo da Perugia. Nel giugno 2019 mi sono laureato in Mediazione Linguistica, in inglese e spagnolo. Ho una grande passione per il calcio, tanto da aver dedicato la mia tesi finale a questo argomento, lo sport interconnesso con società e cultura. Ho iniziato a collaborare con alcune testate e anche la radiocronaca mi appassiona. Mi piace scrivere, raccontare di calcio, viaggiare e leggere.