Il Milan combatte per la Champions, la Juve invece rallenta.
Il Milan è la seconda squadra in Serie A che, nella stagione 2020/21, ha realizzato tre reti in casa della Juventus. Vittoria importante raggiunta da Stefano Pioli e tre punti che possono davvero aprire le porte del sogno Champions League. Il gruppo rossonero c’è e ci crede, quello bianconero c’è un po’ meno e forse non ci crede più da qualche tempo. La mentalità è fondamentale in serate di questo genere e il Milan è riuscito a compiere il miracolo: 3 gol, che senza l’errore dal dischetto di Kessié sarebbero stati 4, segnati contro quella che per 9 anni è stata la Regina d’Italia, e 0 subìti, grazie ai perfetti Kjer e Tomori in difesa e a Donnarumma tra i pali. L’assedio della Juventus è stato costante e disperato, almeno fino all’ultima parte di gara, ma non è servito. Il Milan ha messo in cassaforte un risultato che, anche se le due squadre dovessero arrivare a fine stagione con lo stesso punteggio, gli permetterebbe comunque un accesso sicuro alla competizione più importante d’Europa, grazie alla differenza reti.
Il ruolo dei Leader.
In campo si sa scendono i giocatori. E in questa partita due erano fondamentali, Cristiano Ronaldo da un lato, Zlatan Ibrahimovic dall’altro. Due leader di diritto di due squadre dal nome importante. Nel pre-partita, però, si sono viste immagini diverse: un gruppo era in cerchio, con il proprio condottiero, Ibrahimovic, al centro che parlava ai suoi come se fossero quasi dei discepoli, l’altro gruppo era invece disgregato e senza Ronaldo che avrebbe dovuto fare da collante. È anche da queste piccole cose che si notano gli stati d’animo della squadra e il possibile approccio mentale che si avrà nella gara da disputare. Arriva così per il Milan una vittoria importante, siglata da Diaz, Rebic e Tomori, che spinge l’entusiasmo alle stelle. Ai microfoni di Sky Sport, nel post partita, Pioli ha dichiarato: «La squadra ci ha creduto, ha lavorato con compattezza, spirito di sacrificio e qualità. Si, siamo contentissimi però adesso dobbiamo pensare alla prossima». Nulla è ancora deciso ma uno scontro diretto a favore, con un obiettivo importante da raggiungere, dà una carica in più.
Sconfitta pesante, Pirlo a fine stagione saluta la Juve.
A fare da contraltare all’esperienza di Pioli da allenatore c’è stato, Pirlo, il Maestro che non è riuscito ad essere impeccabile sulla panchina tanto quanto lo era in campo. Decisioni tattiche discutibili, come quella di tenere in panchina per 80’ Dybala con la squadra sotto di 2 gol, e gruppo che probabilmente non riesce più a seguirlo. Duri i commenti nei suoi confronti, come quello di Capello che forse può essere considerato la sintesi di tutti gli altri: «Juve imbarazzante, con il Milan tracollo totale». Tutti si sarebbero aspettati, perciò, un esonero dell’ex centrocampista. Eppure la Juve, terminato il summit tra i dirigenti, comunica ufficialmente che è confermato e che resterà fino a fine stagione. Guiderà i suoi contro Sassuolo, Inter e Bologna in Campionato, e contro l’Atalanta nella finale di Coppa Italia. Chissà quindi se farà proprio l’incitamento arrivato dalla stessa famiglia Elkann, tramite la presenza di John allo Stadium durante la partita e le parole del fratello Lapo: «Vedere la Juventus così fa male al cuore. La storia e la passione per la Maglia meritano più amore, rispetto, passione e professionalità. Svegliatevi tutti».