Sabato 19 giugno 2019, ore 22:10 circa, Estadio de la Cartuja, Siviglia. Si gioca Spagna-Polonia, gara valida per la giornata del gruppo E. È appena arrivato il pari di Robert Lewandowski, che ha replicato al vantaggio iniziale di Morata. Paulo Sousa dà un’occhiata alla panchina. È arrivato il momento. Esce dal campo il bielsano e al suo posto entra iun certo Kacper Kozlowski. Dimostrando già una buona personalità e intraprendenza.
Jude Bellingham non ha il tempo di festeggiare. Il suo record come minor debuttante ad un Europeo è già da mettere in un cassetto. Ci pensa un certo Kacper Kozlowski, con i suoi 17 anni e 246 giorni, a stracciare il primato dell’inglese, fermo a 17 e 349. Questione di un brevissimo lasso di tempo, intendiamoci. Eppure tanto basta.
Kozlowski, a un passo dalla tragedia
E pensare che forse questi Europei Kacper ha rischiato di non giocarli. A lottare contro quel filo spinoso tra la vita e la morte nel gennaio 2020. In un incidente automobilistico con altri compagni di squadra riporta una frattura al bacino e tre vertebre rotte. Lui, però, non si perde d’animo e, pur saltando la seconda parte di stagione, si rimette in carreggiata.
Nasce a Koszalin, bella città della Polonia di oltre 100 000 abitanti (gemellata con Albano Laziale), importante centro culturale e ospite dei media locali. Inizia a muovere i primi passi calcistici nel Bałtyk, prima di prepararsi alla tradizionale trafila delle giovanili al Pogoń Szczecin. Pian piano si delinea il suo identikit atletico. trequartista offensivo, svolge con disinvoltura anche i ruoli da mezzala e mediano, con un tocco raffinato e delicato. Nel 2018/2019, autore di nove gol e quattro assist con la Primavera, è già promosso in Prima Squadra. Il 26 agosto 2019 è un giorno fatidico: scalpita nell’esordio in campionato contro il Wisla Plock, pur uscendo sconfitto. Diventa il terzo giovane di sempre a calcare il campo in Ekstraklasa. Le stigmate di un futuro importante.
In seguito alla riabilitazione, nel 2020/2021 accumula altre 20 apparizioni, sfornando ottime prestazioni che gli valgono il premio di miglior giovane della competizione. L’annata è magica: il 28 marzo seguente arriva anche la prima gara con la selezione baltica. Una gara che conta, un 3-0 su Andorra alle qualificazioni per Qatar 2022. Da lì in poi, altre due apparizione in amichevole (sempre da subentrato), fino alla notte da sogno sotto il cielo dell’Andalusia.
Tra mercato e ambizioni
In un mondo oramai connesso ovunque, tante società hanno puntato il radar su Koslowski. Cagliari, Juventus, Borussia Dortmund e Manchester United avrebbero già iniziato a seguirlo. Kacper, però, è consapevole che c’è tempo per tutto. “A questi livelli, ho imparato che devo prendere decisioni più rapidamente. Per ora vorrei dare qualcosa al Pogón, poi mi piacerebbe giocare presto all’estero e avere qualche possibilità in più in Nazionale“. In una selezione alla ricerca di nuove leve, Kacper prova a farsi notare, mantenendo i piedi ben saldi per terra, conscio del lavoro immenso che si prospetta. Professando già il suo amore: “Il calcio è la mia fidanzata“. Augurandoci che si prospetti una lunga storia d’amore.