Carrascalfonte: sito ufficiale River Plate

In Colombia, per un ragazzo, non ci sono alternative: o giochi a calcio o ti metti a rubare rischiando di finire in carcere e venire ucciso“. Parola di Jorge Carrascal, fantasista 22enne del River Plate che sta riscuotendo apprezzamenti in mezza Europa.

Ma chi è questo calciatore con alle spalle una storia molto difficile nonostante la giovane età? Ce lo presenta, con grande entusiasmo, Antonio Cassano: “Carrascal è un mostro, mi ricorda moltissimo Kaka. Può diventare il nuovo fenomeno del calcio mondiale“. Parole pesantissime per uno come Fantantonio, sempre molto attento nei giudizi verso le nuove leve.

Nato a Cartagena de Indias il 25 maggio del 1998, Carrascal muove i suoi primi passi da calciatore nei colombiani del Millonarios esordendo all’età di sedici anni. Gli emissari dei più grandi club europei mettono subito gli occhi su di lui ma a frenarne la crescita arrivano ben tre operazioni al menisco del ginocchio destro. Dopo la lenta ripresa è il Siviglia a sentire il profumo dell’affare e lo acquista per una cifra irrisoria girandolo al Siviglia Atletico, squadra satellite dei Rojiblancos.

L’esperienza spagnola sembra confermare il grosso talento del colombiano ma proprio sul più bello arriva un nuovo incidente di percorso: Jorge non si sente bene, da giorni accusa vomito, vertigini e febbre. Decide di andare in ospedale e il responso dei medici mette i brividi: un virus ha colpito la sua gamba e c’è il rischio dell’amputazione. Le tempestive cure sono fortunatamente efficaci e il calciatore vince l’ennesima sfida nonostante la giovane età.

Il rientro in rosa è però lungo, l’allenatore aveva da tempo collaudato la propria squadra con gli uomini a disposizione e Carrascal stenta a trovare spazio. “Dopo il recupero mi sono reso conto di aver perso del terreno e così ho chiesto di essere ceduto. Si è fatto avanti il Karpaty e ho accettato“. In Ucraina il colombiano cerca la rinascita e ci riesce in pochissimo tempo, diventando un punto fermo della squadra e deliziando i tifosi con giocate di altissimo livello.

Il suo talento torna a far rumore anche in Sud America e stavolta è il River Plate che piomba su di lui acquistandolo dal Karpaty per 3 milioni. Un investimento intelligente se si pensa che ad oggi gli argentini valutano il loro gioiello non meno di 20 milioni. Su di lui, che a soli ventidue anni ha già vestito quattro maglie diverse, hanno acceso i riflettori diversi club europei e anche italiani: Juventus, Fiorentina e Roma seguono da vicino la sua evoluzione.

Carrascal ha già disputato la Coppa Libertadores con il River e sta trovando sempre più spazio in squadra. Le similitudini cominciano a farsi pesanti, tanto che qualcuno nel suo paese natale lo accosta addirittura a Neymar. “Questo paragone se l’è inventato la stampa colombiana. Non mi piace assolutamente. Ognuno ha il proprio percorso, io ho il mio. Non voglio essere paragonato a Neymar e percepire certe aspettative su di me“. Carattere ne ha, non c’è dubbio. E come potrebbe essere diversamente per uno con un trascorso del genere? “In campo non sento la pressione… Quella la sentivo nel mio quartiere, dove si giocavano i tornei contro gli altri quartieri e quelli che perdevano rincorrevano i vincitori coi coltelli. Lì sì che senti la pressione. Anch’io andavo in giro coi coltelli. Era una zona poverissima, dovevo difendermi“.

Di Dante Chichiarelli

Nato a Roma, il 26 agosto del 1984, inizia ad appassionarsi al calcio a non ancora 6 anni, durante i Mondiali di Italia '90, quelli delle Notti Magiche e di Totò Schillaci. L'amore per questo sport è nel DNA della famiglia: il suo bisnonno, Silvio Blasetti, mosse i suoi primi passi nel calcio nei primi decenni del '900 con la maglia della Lazio. Oltre a questo affianca un'altra grande passione, quella per la scrittura e per il giornalismo. Dopo le scuole, frequenta la facoltà di Scienze della Comunicazione presso "La Sapienza" di Roma e nel 2009, dopo aver collaborato per oltre due anni con "Sportlocale", settimanale sul calcio dilettantistico e giovanile, diventa giornalista pubblicista. Sempre in quegli anni inizia a frequentare il corso di giornalismo sportivo curato da Guido De Angelis e di lì a breve diventerà uno dei redattori della rivista "Lazialità". Nel corso del tempo numerose sono le collaborazioni con periodici on-line e cartacei. Nel 2011, per circa un anno, diventa Direttore Responsabile del mensile "Futuro Giovani Magazine". Da aprile 2020 collabora con la redazione di "Noi Biancocelesti". Ad oggi, nonostante gli impegni lavorativi, continua a coltivare le sue due grandi passioni che lo accompagnano sin dai primi passi della vita.