La Roma ha concluso il suo mercato invernale accaparrandosi un talento molto interessante: stiamo parlando dell’americano Bryan Reynolds. Il classe 2001 è arrivato in prestito con obbligo di riscatto nella Capitale, con i giallorossi che sono riusciti a strapparlo alla concorrenza di un’altra big del nostro calcio come la Juventus. L’ormai ex terzino destro del Dallas FC arriva dunque in Europa, con l’obiettivo, come rivelato da lui stesso in conferenza stampa, di crescere e di migliorare anche le sue lacune difensive.
La storia del nuovo acquisto della Roma
Bryan Reynolds viene da una famiglia di calciatori, visto che suo padre giocò nelle nazionali giovanili statunitensi e suo fratello invece milita attualmente in quelle dei Dallas FC. Lo stesso club nel quale è cresciuto e sbocciato lui, firmando il suo primo contratto professionistico nel novembre del 2016 all’età di appena 15 anni: il più giovane a farlo nella storia del club. Il debutto con i grandi arriva, però, nel maggio del 2019, nel corso del match di campionato pareggiato 1-1 contro i Los Angeles FC. Un esordio che, di fatto, è solo l’inizio dell’importante percorso del classe 2001 che, in quella stessa stagione, è stato poi mandato a farsi le ossa al North Texas Soccer, nella terza serie americana. Le sue ottime prestazioni hanno poi convinto il club a richiamarlo, con il ragazzo che ha saputo ripagare alla grande la fiducia, conquistandosi persino il posto da titolare sulla fascia destra di difesa. E venendo addirittura nominato persino come il miglior difensore dell’ultima edizione della MLS, attirando le attenzione dei maggiori club europei, vista anche la sua giovane età. E alla fine, a spuntarla è stata la Roma. Una trattativa nella quale è stato fondamentale il ruolo dei Friedkin, visto il loro rapporto molto stretto con il proprietario del Dallas FC.
Bryan Reynolds è l’esterno ideale per Fonseca?
Reynolds nasce come ala destra d’attacco, viste le sue grandi capacità di spinta, venendo poi spostato nel ruolo di terzino destro in prima squadra. Nel modulo di Fonseca sicuramente si collocherebbe alla grande come esterno destro di centrocampo a tutta fascia, visto che potrebbe sfruttare al meglio le proprie caratteristiche offensive e la sua velocità, riducendo in questo modo anche i suoi compiti difensivi. Proprio su quest’ultimo aspetto il tecnico giallorosso dovrà lavorare per migliorarlo e sicuramente la Serie A è storicamente il miglior campionato per potenziare queste capacità. Il ragazzo dispone anche di un piede destro molto educato, grazie al quale riesce spesso a mettere cross invitanti verso gli attaccanti e potrebbe quindi rivelarsi in tal senso un’arma importante per i giallorossi, in presenza di una punta molto fisica come Edin Dzeko. La prova del nove adesso passa al campo, con il ragazzo che dovrà, in questi primi mesi, apprendere i metodi di lavoro di Fonseca e abituarsi ad un calcio molto tattico come quello italiano, chiaramente molto distante da quello ancora piuttosto acerbo degli Stati Uniti.