Nonostante ormai dovremmo averci fatto l’abitudine, una partita di calcio con gli spalti completamente deserti continua a non essere, certamente, un bel vedere. Se poi si tratta di un derby, come quello tra il Genoa e la Sampdoria, risulta essere ancor più deprimente, purtroppo.
La tribuna stampa dello Stadio Marassi, proprio in occasione del 123° derby della Lanterna, è stata intitolata a Gian Luigi Corti e ad Alfredo Provenzali (che si aggiungono, quindi, a Manlio Fantini, altra prestigiosa firma ligure al quale è stata intitolata la Sala Stampa dell’impianto sportivo di Genova), due importanti figure del giornalismo genovese. Un’iniziativa promossa fortemente dall’Unione Stampa Sportiva Italiana, unitamente alle due società del Genoa e della Sampdoria e dal Comune di Genova. E quindi, oggi più che mai, malgrado l’atmosfera tutt’intorno sia tristemente silenziosa, sedersi su questi seggiolini, nonostante l’età e le esperienze passate, è pur sempre una particolare emozione. Più o meno come quella che avrà provato Domenico Criscito, che ad inizio partita ha ricevuto un riconoscimento per le 200 presenze in maglia rossoblu.
Le aspettative in merito a questa sfida ci sono comunque tutte. Entrambe le squadre hanno dimostrato il proprio valore, con il Genoa che si è sostanzialmente rigenerato con l’arrivo di Ballardini in panchina e con la Sampdoria, guidata da Ranieri, che ha avuto la capacità di mettere in difficoltà diverse squadre molto più attrezzate nel corso di questo campionato.
Il campo, purtroppo, invece, tradirà queste aspettative. Le due compagini, soprattutto nella prima frazione di gioco, appaiono contratte, spigolose. Il match si svilupperà principalmente a centrocampo e i due portieri rimarranno sostanzialmente inoperosi per tutti i primi 45 minuti di gioco. L’unica azione, degna di nota, risulta essere il palo colpito, in maniera quasi fortuita, da Zajc.
Nel secondo tempo il Genoa intensifica ulteriormente la qualità del proprio gioco e mette in difficoltà la Sampdoria, trovando anche il vantaggio grazie ad un bellissimo gol di Zappacosta. I blucerchiati provano, dunque, a correre ai ripari e dopo la consueta girandola delle sostituzioni, agguantano il pareggio con un colpo di testa di Tonelli sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Per il resto, anche in questa seconda parte del match, la musica non cambia, e le squadre vanno negli spogliatoi, al triplice fischio del direttore di gara, conquistando un punto per parte.
Un pareggio che, in conclusione non scontenta nessuna delle due squadre e che contribuisce, per certi versi, a smuovere la propria classifica, allontanandosi ulteriormente dalla zona calda.