Juventus

Vlahovic consegna la quindicesima Coppa Italia alla Juventus e salva la stagione dei bianconeri al cospetto di un’Atalanta che non è sembrata mai in grado di impensierire seriamente la retroguardia avversaria. Gara subito in salita per gli orobici, passati in svantaggio al 4′, quando l’attaccante serbo – approfittando di una voragine nella difesa avversaria – si invola solitario nell’area atalantina e trafigge Carnesecchi facendo esplodere Curva e Distinti Sud dell’Olimpico, quest’oggi riservati ai tifosi della Vecchia Signora. Il gol a freddo è ovviamente una forte mazzata psicologica per i nerazzurri, che impiegano qualche minuto prima di cominciare a intessere trame offensive che, tuttavia, non riescono mai veramente a trasformarsi in pericoli. Lookman ci prova un paio di volte dalla lunga distanza, ma Perin vede la sfera morire nel campo per destinazione senza dover effettuare interventi. Gli uomini di Gasperini appaiono privi di idee, ben imbrigliati dalla trama tattica inscenata stasera da Allegri, che evidentemente ha ben preparato la sfida.

Nella ripresa Koopmeiners sfiora subito la rete in gioco aereo, lasciando intendere che per i secondi 45′ i lombardi venderanno cara la pelle. Questo, di fatto, non avviene e le fatiche di cui prima rimangono tali e tangibili. I bianconeri controllano e ripartono in contropiede, come al 64′ quando sull’asse Chiesa-Vlahovic il serbo per poco non raddoppia, trovando la pronta risposta di Carnesecchi. Al 73′ sempre Vlahovic sigla il raddoppio di testa, su cross di Cambiaso, ma il Var annulla per fuorigioco. Sette minuti più tardi Lookman va a un passo dal pareggio, cogliendo il palo con l’ennesimo tiro dalla media distanza. Mentre all’84 è Miretti a cogliere un legno, la traversa, dopo essersi inserito sulla destra e aver scagliato un diagonale potente e preciso. Al 90′ viene espulso Allegri che, furibondo con la terna arbitrale, si toglie giacca e cravatta gettandole in terra. Vengono assegnati sei minuti di recupero, che Maresca prolunga ulteriormente a nove. Ma la storia non cambia, alla fine è la Juventus a festeggiare, alzando la coppa al cielo e unendosi in un caldo abbraccio col proprio pubblico. Per l’Atalanta ennesima delusione in una finale e una certezza: tra un settimana, a Dublino, ci vorrà ben altra prestazione per impensierire gli invincibili del Bayer Leverkusen.
Il tabellino di Atalanta-Juventus
ATALANTA (3-4-1-2), Carnesecchi – De Roon, Hien, Djimsiti – Zappacosta, Pasalic, Ederson, Ruggeri – Koopmeiners – De Ketelaere, Lookman.

JUVENTUS: (3-5-2), Perin – Gatti, Bremer, Danilo – Cambiaso, McKennie, Nicolussi Caviglia, Rabiot, Iling – Vlahovic, Chiesa.

Reti: 4′ Vlahovic