La bandiera dell’Inter sventola per le strade di Milano. Tutti i tifosi sono scesi in piazza a festeggiare un’annata storica per i colori nerazzurri. Uno scudetto speciale. Un’attesa lunga 11 anni. E tra le tante bandiere, ce n’è una che spicca maggiormente. Da un’auto sbuca lui, il nuovo re di Milano: Romelu Lukaku.
Líder Máximo
Dal suo primo approdo alla Pinetina, il belga si è imposto subito come un leader, in cerca della definitiva consacrazione. Antonio Conte lo ha voluto fortemente, non solo per i gol (61 in 92 gare) ma perché ha visto in lui un potenziale top player. Un giocatore da plasmare caratterialmente. E Romelu, non ha deluso le aspettative. In due anni, la sua crescita è stata esponenziale.
“È l’anno più bello della mia carriera”
“Sono contento per tutti gli interisti del mondo. Sono orgoglioso di giocare per l’Inter. Volevo festeggiare con la gente, per me e per tanti è il primo titolo.” Il cuore di Lukaku si è tinto di nerazzurro. Il calore dei tifosi (seppur distanti dai campi di gioco causa Covid) ha trasformato il gigante buono in un supereroe. Con lui in campo, la squadra non trema. Con lui in campo, la squadra non sbaglia. Sulle sue spalle c’è il peso di un popolo intero. Un popolo che non smette mai di sognare. Un popolo che, finalmente, può gioire.
Mvp della stagione
Nessun giocatore ha inciso più di lui in questa stagione di Serie A. Oltre a gol e assist, fondamentale è stata l’intesa trovata con tutti i 24 compagni di squadra. Da Padelli a Lautaro. Da Ranocchia a Barella. Un fratello maggiore per tutti, una spalla forte su cui puntare. Perché su ogni palla buttata in aria di rigore, ci sarà un uomo alto 191cm pronto a raccoglierla. Per far gioire i cuori pulsanti di quei tifosi che, alzando gli occhi al cielo, vedranno il cielo dipingersi di nerazzurro.
Ancora una volta.
Voto 10