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Lautaro MartinezFonte: profilo ufficiale Instagram Lautaro Martínez

El Toro”, da giovane talento a certezza indiscussa.

Argentino di 23 anni, approdato in casa Inter nel 2018. Sembra passato così tanto tempo eppure sono trascorsi appena tre anni. Inizialmente timido, ma fin da subito pronto a scendere in campo. Per mesi non ha concesso neanche un’intervista, non per arroganza ma semplicemente per insicurezza. Basti pensare che fino a un anno fa non parlava quasi per nulla italiano. Poi, quasi improvvisamente, è arrivato un uomo nuovo. Nell’ultima stagione ha acquisito una sicurezza inedita, sorprendente. È cresciuto, non ha più paura. Non a caso a presentarlo e a garantirlo all’Inter è stato Diego Milito in persona; El Principe, che subito dopo la vittoria dello scudetto, ha mostrato ancora una volta la sua stima verso l’attaccante: «Lautaro è un giocatore top, un ragazzo per bene. Ha fatto un grande torneo, sacrificandosi per la squadra». Conte l’ha reso infatti un giocatore totale, difficile da fermare sotto porta ma cresciuto tantissimo anche nella fase difensiva. Lautaro gioca per la squadra e con la squadra. E ne è consapevole lui stesso: «Sono cresciuto fisicamente e calcisticamente e ne sono felice. Quest’anno lo considero uno dei migliori in termini di crescita».

Tra rinnovo e chiamate dalla altre big europee.

Vicinissimo al Barcellona, Messi in prima persona l’ha contattato più volte. Complici i problemi economici dei catalani, e un pizzico di fortuna, però Lautaro Martínez è rimasto all’Inter e ha dimostrato più volte la felicità per questa decisione. In ogni caso, dalla Spagna non si arrendono e proprio negli ultimi giorni anche un altro top club si è mostrato fortemente interessato all’argentino, il Real Madrid, ma l’Inter non intende privarsene. L’agente dichiara, infatti, che presto si inizierà a trattare per il tanto atteso rinnovo di contratto, in scadenza nel 2023. Si parla di 4,5 milioni più bonus. Il Covid ha tuttavia messo in forte crisi anche il mondo del calcio e Suning sembra intenzionato a chiedere ai suoi maggiore sacrificio. Lautaro lo sa e ha spesso affermato di fidarsi della società e di comprendere anche il momento storico che il mondo intero sta vivendo. C’è speranza allora per la permanenza dell’argentino a Milano, che può continuare ad essere una bandiera interista, affermandosi sempre più anno dopo anno. Una vera e propria macchina da gol, che difficilmente può essere lasciata a qualsiasi altro club concorrente, tanto italiano quanto europeo.

Lu-la”: la coppia che incanta.

Lautaro e Lukaku la coppia del titolo. Difficile togliergli il posto da titolare al fianco del titolarissimo belga. 36 i gol firmati insieme, che fanno di loro la seconda migliore coppia-gol d’Europa, solo dopo il duo Lewandowski-Müller. Hanno regalato azioni bellissime. Lukaku con la sua strapotenza fisica e Lautaro con la sua velocità. Si sono sempre inseguiti e intesi perfettamente, realizzando reti difficilmente imitabili. I gol più belli del Toro, probabilmente, sono stati quelli arrivati nel derby di Milano, nel girone di ritorno di campionato, dove ha realizzato una splendida doppietta. Assist di chi? Ovviamente dell’impressionante Romelu, che ha voluto anche porre la propria firma nel definitivo 3-0, ma questa è un’altra (bellissima) storia. L’Inter ha costruito anche su di loro il percorso indirizzato alla vittoria dello scudetto e Lukaku si è fatto addirittura portavoce di entrambi, affermando che il loro futuro è in casa neroazzurra. Quasi a voler blindare la loro permanenza a Milano. Il destino in casa Inter è forse stato scritto già nel secondo nome di Martínez, non uno qualsiasi: Javier. Sei lettere, ma (almeno) mille emozioni ogni volta.

Lautaro Martínez: 9