Ciro Immobile è nell’Olimpo biancoceleste. Con la rete segnata in Europa League in casa del Marsiglia, l’attaccante di Torre Annunziata scavalca Silvio Piola e diventa il miglior marcatore di tutti i tempi nella storia della Lazio con 160 reti.
Un percorso iniziato il 21 agosto 2016 a Bergamo contro l’Atalanta e chiuso (ma non ancora terminato) a poco più di 5 anni di distanza in terra francese. Nessuno come lui nella storia dei capitolini.
LE PARENTESI ESTERE E IL RILANCIO ALLA LAZIO
E pensare che il suo acquisto sembrava una scommessa. Dopo gli anni d’oro di Pescara e Torino, Ciro aveva provato a mettersi in mostra oltre i confini italiani, trovando però poca fortuna. Prima in Germania, con la maglia del Borussia Dortmund: 24 apparizioni in Bundesliga condite da soli 3 gol, più altre 3 reti in Coppa di Germania e altre 4 in Champions League. L’anno successivo passa al Siviglia ma anche in terra iberica sono più le ombre che le luci: 2 gol in 8 presenze nella Liga più altre 2 marcature in Coppa del Re. A gennaio fa ritorno in prestito al Torino, prima di passare per l’appunto a titolo definitivo alla Lazio nell’estate successiva.
Circa 10 milioni di euro. Questa la cifra sborsata dal presidente Claudio Lotito per portare nella Capitale il biondo attaccante. Un’intuizione della dirigenza laziale ma soprattutto di Simone Inzaghi, all’epoca tecnico biancoceleste, alle prese con la sostituzione di un certo Miroslav Klose, non uno degli ultimi arrivati.
La fiducia a Immobile viene immediatamente ripagata. A marzo il primo gol nel derby. A fine stagione saranno 23 i gol segnati in campionato più altri 3 in Coppa Italia, competizione nella quale la Lazio arriva in finale. Nella stagione successiva il primo trofeo, la Supercoppa Italiana contro la Juventus, partita nella quale Ciro mette a segno una doppietta decisiva. Nel finale della stessa stagione Immobile vince la classifica dei cannonieri con 29 gol assieme a Icardi. Il 15 maggio del 2019 vince con la Lazio la Coppa Italia a discapito dell’Atalanta ma sarà la stagione successiva a elevarlo a Re della Capitale, vincendo nuovamente il titolo di capocannoniere con 36 reti (eguagliando il record di Higuain) e conquistando addirittura la Scarpa d’Oro battendo un certo Lewandowski.
CAMPIONE D’EUROPA CON LA NAZIONALE
Dopo un’altra stagione da oltre 20 gol, Immobile si laurea campione d’Europa con la Nazionale Italiana. Un giusto riconoscimento dopo momenti di amore e odio con l’Azzurro. I detrattori del bomber campano, infatti, continuano a rinfacciargli il poco feeling con la maglia della Nazionale. Se da un lato è vero che il gioco di Mancini non esalta a pieno le caratteristiche di Immobile, è anche vero che spesso quest’ultimo viene criticato sulla base di sensazioni e non di numeri. Con 15 gol fatti e 8 assist, il centravanti biancoceleste è il miglior marcatore italiano in attività. Durante l’ultimo Europeo, sono stati 2 i gol messi a segno da Immobile. Nessun altro giocatore dell’acclamata rosa azzurra ha fatto più gol. Senza contare che storicamente, negli ultimi successi della Nazionale, difficilmente c’è stato un centravanti che si è preso la scena a discapito del gruppo. Basti pensare che nel 2006 i capocannonieri della squadra allenata da Lippi furono Toni e Materazzi (un difensore) con 2 gol ciascuno.
Immobile logora chi non ce l’ha. E sono tanti, purtroppo, i suoi detrattori anche all’interno dei confini nazionali. Tanto che spesso all’estero non si capacitano delle critiche a un giocatore del genere. Perché Ciro Immobile non è soltanto sinonimo di gol ma anche di tanta generosità per la squadra. Non è difficile, infatti, ritrovarlo spesso a dar manforte dietro la linea del centrocampo o a pressare costantemente i difensori. Un lavoro che spesso lo spreme fino all’ultima energia ma che non gli impedisce di essere un killer nell’area di rigore avversaria.
LA RINCORSA CONTINUA
Anche un mostro sacro come Piola è stato superato. Addirittura con una media-gol più importante (0,69 gol a partita Immobile contro lo 0,65 di Piola). Il bello però deve ancora venire perché l’attaccante di Torre Annunziata non ha alcuna intenzione di fermarsi. Conquistata la vetta della storia della Lazio ora parte la rincorsa ai mostri sacri del campionato italiano. Considerando le doti atletiche e mentali di Ciro Immobile, nulla è precluso per il futuro.
“Sta per grandinare ed io non so tremare più. Stamattina cercavo qualcosa di te e volavo lontano immobile” (Immobile – A. Amoroso)