Se volessimo trovare l’uomo simbolo dell’Europa League, questo risponderebbe al nome di Unai Emery. L’allenatore basco, nato a Hondarribia nel 1971 è senza ombra di dubbio il tecnico con maggiore esperienza e successi nella competizione.
Dopo una carriera da calciatore disputata sempre nelle serie inferiori spagnole, Emery inizia quella di allenatore nel 2005, sulla panchina del Lorca, sua ex squadra. Nel 2006 viene ingaggiato dall’Almerìa, società che porta subito in Liga riuscendo poi la stagione successiva ad ottenere uno storico ottavo posto. Gli occhi della Spagna sono tutti su di lui e ad aggiudicarsi le sue prestazioni è il Valencia, con il quale ottiene la qualificazione in Champions League e successivamente la sua prima semifinale di Europa League.
MISTER EUROPA LEAGUE
A seguito di una breve parentesi in Russia, alla guida dello Spartak Mosca, Emery fa ritorno in Spagna, questa volta a Siviglia, dove nel giro di poco tempo inizia ad ottenere grandissimi risultati. Vince l’Europa League nel 2014, battendo ai rigori il Benfica, per poi bissare il successo l’anno dopo ai danni del Dnipro prima di calare il tris il 16 maggio del 2016, vincendo ancora una volta la seconda competizione europea con un sonoro 3-1 rifilato al Liverpool.
Grazie a questi traguardi, il tecnico basco viene soprannominato “Mister Europa League”. Il 28 giugno del 2016 viene annunciato come nuovo mister del Paris Saint-Germain. In Francia concquista una Ligue 1, due Coppe di Francia, due coppe di Lega francesi e due Supercoppe. A livello europeo, tuttavia, i risultati non sono all’altezza delle aspettative e nel 2018 arriva la separazione con il club transalpino.
L’ARSENAL NEL DESTINO
A maggio è l’Arsenal a puntare su di lui, facendogli ereditare lo scomodissimo posto lasciato libero da Arsène Wenger. La prima stagione si conclude con un dignitoso quinto posto. In quella successiva Emery conferma il suo ottimo rapporto con l’Europa League, trovando con i Gunners la finale. Stavolta il tecnico basco non riesce nell’impresa di conquistare la sua quarta coppa, cadendo per 4-1 contro il Chelsea di Maurizio Sarri.
Dopo essere stato esonerato dall’Arsenal, nel 2020 fa ritorno in Spagna, salendo al comando del Villarreal. La tradizione europea continua anche alla guida del Submarino Amarillo, con l’ennesima semifinale raggiunta. Il primo atto è andato a favore degli spagnoli che grazie al 2-1 inflitto proprio all’Arsenal, sognano la loro prima finale europea. Con dodici vittorie ed un solo pareggio, il Villarreal ha un ruolino di marcia incredibile quest’anno in Europa: numeri che solo il Manchester City in Champions è riuscito ad eguagliare. Riuscirà Emery a confermarsi il re dell’Europa League?