PsgFonte: profilo twitter ufficiale Paris Saint-Germain

Se ci fosse stato il pubblico presente ieri sera al Parco dei Principi, probabilmente lo avremmo visto applaudire per 90’ ininterrottamente. Una finale anticipata (non a caso le due squadre si sono affrontate nell’ultimo atto della passata edizione), che non ha deluso le aspettative. Termina 1-0 per il Bayern Monaco contro il Paris Saint-Germain, ma a sorridere a fine gara sono i francesi.

Oh mama mama mama…

Sai perché mi batte il corazon? Ho visto O’Ney Neymar. Il fuoriclasse brasiliano si è preso sulle spalle la squadra, non solo mostrando al mondo intero le sue enormi doti tecniche ma facendo emozionare anche i più fieri sostenitori del calcio difensivista. Quella rincorsa fino all’ultimo minuto per sradicare il pallone dai piedi dei giocatori bavaresi mostra l’ennesimo salto di qualità del brasiliano. Perché forse, a 29 anni, ha raggiunto la piena maturità.

Bayern, quanto manca Lewandowski

Tre gol tra andata e ritorno non sono bastati al Bayern per passare il turno. Senza il suo leader (eletto miglior giocatore del 2020 e attuale capocannoniere della Bundesliga) la squadra guidata da Hans-Dieter Flick è sembrata meno incisiva. E come in un incontro di box, dopo una serie infinita di colpi da ambo le parti, è mancato il punto decisivo per atterrare l’avversario. Un K.O che brucia, considerando che quella partita tra Polonia e Andorra (infortunio al legamento collaterale del ginocchio destro per il polacco) il non più giovanissimo Lewandowski poteva anche saltarla.

Conflitto arabo?

Il Paris Saint-Germain attende intrepido di conoscere chi tra Manchester City e Borussia Dortmund si aggiudicherà il pass per le semifinali. Dopo la vittoria degli inglesi nella partita d’andata, sembra più che verosimile il confronto tra le proprietà che hanno più investito negli ultimi anni e che sognano di portare la coppa dalle grandi orecchie a casa.

Il calcio è qui. Lontano (per ora) dall’Italia. Ma con la speranza, grazie alla ripresa di Inter e Milan, di rivedere ancora il nostro calcio protagonista. E magari ricantare in coro anche noi, in uno stadio gremito, ammaliati dalle giocate di un fenomeno…oh mama mama mama…