Fonte immagine: Uefa Euro 2020

Non chiamatele più cenerentole. Come ad ogni kermesse che si rispetti, ad Euro 2020, prima edizione itinerante nella storia, c’è tanta curiosità per le debuttanti. In questo caso sono due, Macedonia del Nord e Finlandia. Ognuna con una bella storia da raccontare, pronte a recitare un ruolo da protagoniste. Al di là di pronostici e pregiudizi.

Euro 2020, Pandev condottiero della Macedonia

62esima nel ranking FIFA, una qualificazione mai sfiorata dal 1993, anno della disgregazione dalla ex Jugoslavia. Almeno fino ad Euro 2020. Un cammino lungo e tortuoso per la Macedonia del Nord, che ha dovuto affrontare diversi scogli prima di poter esultare. Terza nel gruppo G dietro a Polonia ed Austria, ha la meglio sulla Slovenia, classificandosi in terza posizione a 14 lunghezze grazie agli scontri diretti. Il primo posto nel raggruppamento di Nations League conduce i macedoni alla semifinale degli spareggi contro il Kosovo (2-1) e alla finale contro la Georgia, vinta per 1-0, grazie alla rete decisiva dell’eterno Goran Pandev.

Proprio la punta in forza al Genoa, con le sue 37 primavere, tenterà di trascinare i suoi compagni in una manifestazione storica. I numeri, senza dubbio, sono dalla sua parte: miglior rappresentante a livello di presenze e reti in Nazionale (118; 37). Protagonista del Triplete dell’Inter di José Mourinho, è stato fedele compagno di reti di Tommaso Rocchi alla Lazio (64), fermo ora a 37 con il Grifone. Con l’avventura in terra ligure che potrebbe seguire ancora un anno, a caccia di record. Nel reparto offensivo, altra vecchia conoscenza del calcio italiano è il secondo miglior bomber, Alexsandar Trajkowski, fermo a 18 centri. Osservato speciale anche il Bielsano Ezbjan Alioski, tuttofare della difesa. Nel corso della carriera, infatti, oltre al ruolo di terzino sinistro si è disinvolto come interno di centrocampo. 36 presenze in Premier per il classe 1992, nel pieno della sua maturità. Chissà se farà fruttare gli insegnamenti del maestro argentino.

Quasi o tutte le speranze del CT Igor Angelovski, e in particolare dei 2 milioni circa di abitanti, è riposta nella classe degli uomini di maggior spicco. Nel gruppo C con Austria, Olanda e Ucraina, formazioni più rodate, tenteranno di giocare il ruolo da “furbi contrabbandieri macedoni“…

La Finlandia di Pukki

È il momento della prima volta anche per la Finlandia di Markku Kanerva, commissario tecnico dal 2016. Sebbene nel 1912 la selezione prese parte alle Olimpiadi del 1912 a Stoccolma, classificandosi con un dignitoso quarto posto finale. Un’altra epoca. Grande emozione dunque per il Paese nordico, con la densità di popolazione più bassa dell’Unione Europea. Con la fiducia di emulare l’exploit dei cugini islandesi nel 2016 e dei danesi nel 1992. Pass per Euro 2020 ottenuto proprio nel girone J in cui ha partecipato l’Italia. Contro gli Azzurri una doppia debacle, ma per il resto si è fatta valere con sei successi, superando una Grecia in ricostruzione e una Bosnia in crisi d’identità.

Anche in questo caso, è l’attaccante che si grava sulle spalle tante responsabilità. Pronto a sparare Teemu Pukki, classe 1989 che ha trascinato il Norwich ancora in Premier League, con 26 centri, dopo un solo anno di purgatorio. Sesto per presenze con i finnici e secondo in assoluto per reti realizzate (30), e ha da poco superato un’altra punta leggendaria, Mikael Forssell, fermo a 29. Coetaneo è l’estremo difensore Lukas Hradecky, padrone del Bayer Leverkusen dal 2018. 29 è un numero che si ripete: in Bundesliga 29 match giocati e 29 reti incassate, confermatosi come elemento di assoluta affidabilità tra i pali. In cerca di affermazione, invece, Glen Kamara, jolly in mediana di origini dal Sierra Leone, componente dei Rangers di Glasgow. Per lui, 30 apparizioni e una rete, con l’intenzione di aumentare il proprio bottino.

Anche per i ragazzi di Kanerva non sarà facile qualificarsi. Di fronte il temibile Belgio, la Russia matrona dei Mondiali 2018 e il derby con la Danimarca. L’entusiasmo, però, è alle stelle e la compattezza potrebbe essere un’importante arma a disposizione. Occhio ai bianchi come la neve della Finlandia…

Euro 2020 sta per aprire i battenti, Macedonia del Nord e Finlandia vogliono raccontare una nuova favola. Senza però essere le cenerentole di turno.

Di Luca Ripari

Sono Luca Ripari, ho 26 anni e provengo da Perugia. Nel giugno 2019 mi sono laureato in Mediazione Linguistica, in inglese e spagnolo. Ho una grande passione per il calcio, tanto da aver dedicato la mia tesi finale a questo argomento, lo sport interconnesso con società e cultura. Ho iniziato a collaborare con alcune testate e anche la radiocronaca mi appassiona. Mi piace scrivere, raccontare di calcio, viaggiare e leggere.