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Fonte immagine Profilo Twitter ufficiale Torino Football Club

Si chiama Wilfred Stephane Singo e la sua storia sembra uscita da un film.

Tutto ha inizio l’ultimo giorno del mercato di riparazione del gennaio 2019. Il Torino ha a disposizione una casella libera per far firmare un extracomunitario in prima squadra.

Ma il colpo stenta ad arrivare, fin quando a poche ore dalla chiusura, la formazione granata ufficializza l’acquisto di un difensore centrale ivoriano appena 18enne proveniente da una piccola squadra della serie D locale, il Denguelè.

L’acquisto passa inosservato, e il giovane Singo arriva sotto la Mole da completo sconosciuto e senza sapere una parola di italiano.

Le prime volte che lo vidi in allenamento, viaggiava con un foglio di carta in tasca […] C’era scritto a mano il suo indirizzo di casa: non sapeva una parola di italiano, era l’unico modo che aveva per poterci far capire dove riaccompagnarlo” con queste parole l’allenatore della Primavera Coppitelli racconta i primi giorni di Singo al centro sportivo Filadelfia.

La svolta da film arriva proprio grazie a Coppitelli che nota, oltre al suo fisico da gigante, la sua velocità e il suo controllo di palla e decide di spostarlo da difensore centrale a terzino destro. Una “Sliding doors” che fa saltare il banco e che porta il Torino primavera in semifinale scudetto e sopratutto l’ivoriano in prima squadra.

Esordio tra i grandi

L’esordio in A arriva a giugno di quest’anno contro il Cagliari e il suo primo gol alla penultima del campionato scorso contro la Roma nel giorno del suo debutto tra gli undici titolari.

Con Moreno Longo colleziona 7 presenze (la maggior parte da subentrante) e una rete, ma è con Giampaolo che Singo esprimere tutto il suo potenziale.

Nelle ultime settimane ha conquistato tutti con prestazioni di “garra” e grande personalità: a San Siro, contro l’Inter, ha fatto letteralmente ammattire Young procurandosi il rigore del momentaneo 0-2 per i granata; ma è nel derby della Mole, seppur con qualche sbavatura, che si è consacrato come indiscutibile talento annullando di fatto Chiesa.

Un gigante a servizio della squadra

Un gigante di 1.91m che unisce sgaloppate incontenibili sulla fascia destra ad una intelligenza tattica sopraffina. Tutte potenzialità che fanno di lui un terzino duttile e completo sia in una difesa a 4, che come quinto in un potenziale 3-5-2.

Singo, ad appena 20 anni, è un talento da coltivare che se riuscisse a trovare continuità rappresenterebbe un vero e proprio tesoro per il Toro. Unica nota positiva, insieme al solito Belotti, di una squadra che sembra aver imboccato un tunnel senza uscite.