padroniFonte: account Twitter Cagliari Calcio

Simone Padoin, il talismano del calcio di questi tempi, dice addio al calcio giocato. E lo fa con un messaggio semplice e diretto: “Ho detto addio al calcio giocato, non c’erano più i presupposti per continuare la mia carriera con serenità. Adesso sono tornato a casa, ho aperto una palestra assieme a mia moglie e cerco di portarla avanti. Ora mi concentro sulla famiglia: un nuovo lockdown mi avrebbe tenuto lontano dai miei bambini per molto tempo. Il mio sogno? Allenare nel vivaio dell’Atalanta“. Ripartendo dalla società che ho lanciato nel grande calcio. Chi è riconoscente, non dimentica.

Padoin, l’arma in più di Conte

In fondo, Padoin è entrato un po’ nel cuore di tutti. Mai una parola fuori posto, un diverbio. Conscio dei propri limiti tecnici, si è sempre messo a dura prova, lavorando e facendo gruppo. Antonio Conte, che conosce le qualità del ragazzo, a gennaio 2012 lo vuole alla Juventus. Da lì, non farà che portare bene alla Vecchia Signora, dando continuità nelle vittorie di scudetti e Coppe Italia. Formando uno zoccolo duro. Anche i social, dobbiamo proprio dirlo, hanno contribuito alla sua ascesa come personaggio pubblico. Chi non ha mai pensato di spendere qualche credito per la propria squadra del Fantacalcio, a mo’ di portafortuna? O chi non ha sorriso ai documentari stile Buffa in cui si narrano le sue gesta?

L’epilogo

Nel 2016, il suo commosso addio da Torino lo porta al Cagliari, dove la sua capacità di fare spogliatoio è sempre più evidente. Fino ad arrivare alla scorsa stagione, quando si accasa ad Ascoli. La squadra è in difficoltà, stenta. Eppure, guarda un po’, riesce a salvarsi. Il talismano ha nuovamente compiuto il suo dovere. Rinnova fino al 2021, cambiando poi idea. Da lì, l’annuncio del termine della sua carriera. Non sarà stata la stella più luminosa dei suoi club. La sua luce, però, sebbene forse un po’ fioca, non si è mai spenta. In fondo, non è una sola stella a formare un cielo.

Di Luca Ripari

Sono Luca Ripari, ho 26 anni e provengo da Perugia. Nel giugno 2019 mi sono laureato in Mediazione Linguistica, in inglese e spagnolo. Ho una grande passione per il calcio, tanto da aver dedicato la mia tesi finale a questo argomento, lo sport interconnesso con società e cultura. Ho iniziato a collaborare con alcune testate e anche la radiocronaca mi appassiona. Mi piace scrivere, raccontare di calcio, viaggiare e leggere.