MourinhoFonte immagine: profilo ufficiale Twitter AS Roma

José Mourinho, in un modo o nell’altro, fa sempre parlare di sé: stavolta, grazie al suo “Park the bus”. Il prestigioso Oxford Dictionary, infatti, ha accolto il lemma del portoghese all’interno delle sue definizioni. Una dimostrazione di come il calcio sia sempre più presente nel quotidiano.

Mourinho e il “Park the bus”, l’origine

In uno dei tanti derby londinesi tra Tottenham e Chelsea, datato 19 settembre 2004, il punteggio non si sblocca, restando sullo 0-0. Nel post-partita lo Special One pronuncia una frase che diventerà iconica: “Sono arrivati e hanno parcheggiato il bus davanti alla porta”. Da quel momento, l’espressione diventa così popolare che diventa di uso comune, al fine di indicare una estrema tattica difensiva. Tanto da ritorcersi contro, quando nel maggio 2010 l’Inter impatta 0-0 in casa del Barcellona e ottiene il pass per la finalissima di Madrid. I tifosi rivali più accaniti lo accusano di aver parcheggiato l’autobus. Lui stesso, con grande ironia, in seguito al trionfo in Conference League, si mette alla guida di un autobus e lo parcheggia.

Secondo la definizione del vocabolario stesso. “Gioco molto difensivo, tipicamente caratterizzato dai giocatori che si posizionano a protezione della porta e una scarsa propensione all’attacco“. L’ennesima espressione fa ingresso in una voce del sapere.

Altri precedenti illustri

Il più recente caso riguarda il “corto muso” di Massimiliano Allegri, che ha avuto accesso nell’Enciclopedia Treccani. Vale a dire, il saper vincere una gara con il minimo scarto, prendendo spunto dalla corsa dei cavalli. In questo caso, l’animale sporgendo di poco il muso riesce a tagliare il traguardo per primo. Senza dimenticare poi il sarrismo e il cholismo, tipiche strategie di gioco di Maurizio Sarri e del Cholo Simeone. Seguiamo poi con il tiraggiro, conclusione a effetto resa nota da Lorenzo Insigne. O bonucciata, un errore tipico commesso dal difensore della Juventus Leonardo Bonucci. Un pallone sempre più quotidiano.

Di Luca Ripari

Sono Luca Ripari, ho 26 anni e provengo da Perugia. Nel giugno 2019 mi sono laureato in Mediazione Linguistica, in inglese e spagnolo. Ho una grande passione per il calcio, tanto da aver dedicato la mia tesi finale a questo argomento, lo sport interconnesso con società e cultura. Ho iniziato a collaborare con alcune testate e anche la radiocronaca mi appassiona. Mi piace scrivere, raccontare di calcio, viaggiare e leggere.