Da zero a cento..anzi no, da cento a zero. In pochi giorni è cambiato il pensiero sulla campagna acquisti portata avanti dall’Inter. Dopo un mese di giugno scoppiettante dove dirigenti, presidente e allenatore venivano osannati dai tifosi ma soprattutto dall’opinione pubblica ecco che il mese di luglio ha trasformato gli eroi dai mille superpoteri in semplici stagisti del mestiere. La verità come sempre sta nel mezzo ed è arrivato il momento di analizzare il tutto in maniera chiara e con estrema lucidità.
Gli acquisti fatti
L’Inter è arrivata seconda in classifica lo scorso anno dopo aver vinto uno scudetto da vera dominatrice. La passata sessione di mercato estiva aveva visto la cessione di Lukaku (vero mattatore del tricolore nerazzurro) Hakimi, l’addio di Eriksen e l’abbandono del condottiero per antonomasia Antonio Conte. Chiunque sarebbe crollato di fronte a tutto ciò. Tutti, tranne l’Inter che è riuscita in modo straordinario a tenere testa ad un Milan in versione ancelottiana, perdendo lo scudetto per piccoli ma significativi dettagli.
Il primo rinforzo è in porta e si tratta di Onana: un giovane ma già affermato a livello internazionale in cerca del definitivo upgrade della sua carriera. Dovrà giocarsi il posto con Handanovic (che partirà giustamente titolare). Un colpo con vista sull’immediato futuro.
In difesa la questione è tutt’altro che risolta. C’è bisogno di un difensore esperto che possa far rifiatare il muro nerazzurro degli ultimi due anni: non sarà semplice ma i nomi che circolano sono importanti.
La vera rivoluzione è stata a centrocampo: Bellanova, Asllani e Mkhitaryan. Il primo è stato un investimento che può portare dei frutti già nell’immediato. Un’occasione da non lasciarsi scappare. L’albanese è ciò che più è mancato nella passata stagione: un giocatore che potesse sostituire Brozovic in un ruolo cruciale nello scacchiere tattico di mister Inzaghi. Il ritiro estivo ha già messo in mostra le doti di Kristjan che non sarà un semplice comprimario…L’armeno è un colpo che andava fatto per portare esperienza ma soprattutto dinamismo al centrocampo.
Per l’attacco invece, non c’è tanto da dire: il colpo Lukaku è tutto ciò che ogni tifoso nerazzurro sognava. Il ritorno del re di Milano pronto a sfilare la corona dalla testa dei rivali del rossoneri.
Capitolo Bremer
Un colpo annunciato mesi e mesi fa. Da dicembre l’ottimo Ausilio strappa un accordo molto forte con il difensore ex Torino e con i suoi agenti. Un’operazione di mercato che Raiola (che purtroppo è venuto a mancare) aveva programmato nei minimi dettagli: De Vrij in Premier League per la cifra necessaria a portare Bremer in nerazzurro. Quindi, a onor del vero, chi parlava della cessione di Skriniar come unica strada per arrivare al brasiliano non raccontava il vero. L’operazione era stata impostata in modo diverso e si sarebbe fatta a prescindere dallo slovacco.
Un patto durato mesi e mesi fino al colpo di scena: la Juventus cede De Ligt per una cifra spropositata per quanto dimostrato in questi due anni (nonostante la giovane età del difensore olandese) e prepara una super offerta al Torino che fa vacillare lo stesso giocatore. Siamo a metà luglio, tra meno di un mese inizia il campionato e giocatori di questo spessore non possono non avere ancora ben chiaro il proprio futuro. Gleison si aspettava di essere nerazzurro già nel mese di giugno ma così non è stato e la ricca proposta contrattuale della Juve ha rotto il patto che per mesi aveva legato i nerazzurri al brasiliano. L’esposizione mediatica è stata tanta così come la delusione dei dirigenti che si aspettavano di poter chiudere prima l’accordo raggiunto. Un lavoro di mesi sfumato in pochi istanti. Un colpo che può spostare gli equilibri di un intero campionato.
Capitolo Dybala
Un sogno. Un giocatore che vede il calcio in maniera diversa da ogni singolo calciatore presente in rosa attualmente. L’Inter aveva anche con lui un accordo forte ma le pretese del suo agente hanno ritardato l’acquisto cambiando radicalmente il futuro dell’argentino. L’acquisto di Lukaku ha stravolto i piani dei nerazzurri che non vedevano più nella Joya una priorità ma un’occasione ghiotta da cogliere e così sarebbe stato. Ma per fare ciò andava sfoltito un reparto che sia come numero sia come monte ingaggi era fin troppo intasato. E allora ecco che anche per Dybala, nell’anno del mondiale, i tempi si sono stretti troppo tanto da “dover” accettare l’offerta della Roma conservando però la possibilità di poter interrompere già dopo un solo anno questo matrimonio. Una scelta che certifica quanto il suo vero sogno (così come quello di Marotta) fosse vestire la maglia nerazzurra.
Il mercato dell’Inter è stato positivo fin qui e andrà valutato alla fine dei giochi quando tutti i tasselli del puzzle saranno al loro posto. Certo, a livello mediatico la brutta figura per due operazioni già chiuse condizionerà il pensiero di tutti ma saranno i risultati sul campo a dimostrare il vero valore del lavoro svolto.
Da zero a cento…l’obiettivo dell’Inter è chiaro: tornare a vincere!