Meikayla Moore

Nella vita di un calciatore, soprattutto per i difensori, spesso può capitare di mettere a segno un autogol. Basti pensare a Franco Baresi che in Serie A ne ha fatti ben otto o al famoso Richard Dunne che in Premier League ha fatto la storia mettendone a segno ben dieci. Sono record bizzarri che, comunque, sono entrati nella storia. E in questa storia è entrata, suo malgrado, anche Meikayla Moore, difensore della nazionale femminile della Nuova Zelanda, che ne ha segnati ben 3 in 35 minuti.

Meikayla Moore è una calciatrice di nazionalità neozelandese che gioca nel Liverpool. Alcuni giorni fa, durante un match contro gli Stati Uniti, valido per la SheBelieves Cup, competizione ad invito organizzata negli States, ha segnato ben tre autoreti, stabilendo un record impressionante. La ventiseienne, tra l’altro, doveva festeggiare la sua cinquantesima presenza con la maglia della sua nazionale, ma i festeggiamenti sono stati annullati a causa della sua strana e brutta prestazione.

La calciatrice ha segnato la prima autorete al 5’ minuto dove, dopo un cross da parte degli Stati Uniti, ha deviato il pallone buttandolo sul fondo della rete. Nemmeno il tempo di riprendersi dallo sfortunato evento che, sessanta secondi dopo, ha messo a segno la seconda autorete della gara: colpo di testa da parte di un’attaccante americana che finisce sul volto della Moore che spinge, involontariamente, il pallone oltre la linea della porta. L’incubo per il difensore, però, non finisce qui, e al 35’ minuto un’altra calciatrice statunitense passa il pallone in area nel tentativo di trovare qualche sua compagna pronta al tiro, ma trova invece la Moore che intercetta un’altra volta il pallone e mette a segno la sua terza autorete. Cinque minuti più tardi la sua allenatrice, Jitka Klimkova, decide quindi di sostituirla con Rebekah Stott, calciatrice del Melbourne City. La partita finirà 5 a 0 per la squadra di casa, con le ulteriori reti di Ashley Hatch e Mallory Pugh.

Inutile dire che questa sfortunata esperienza rimarrà per sempre nella testa della calciatrice e soprattutto nella storia del calcio. Una partita che, però, non deve demoralizzare la giovane atleta, che avrà certamente modo di brillare e di dar prova delle sue capacità in altre occasioni. Una giornata storta, in fondo, può capitare a chiunque