L’Inter se ne va. I nerazzurri non si fermano, si sbarazzano anche dell’Atalanta e scappano sempre di più in classifica, ora a +12 sulla Juve. È la quarta vittoria consecutiva conquistata col punteggio di 4 a 0, l’undicesima complessiva e ancora una volta la squadra di Inzaghi ha dimostrato il suo valore e fatto vedere il solito gioco, tanto ben impostato quanto vivace. Darmian e Lautaro hanno portato l’Inter sul 2 a 0 all’intervallo, mentre nella ripresa ci hanno pensato le reti di Dimarco e Frattesi a chiudere la pratica per i nerazzurri. L’Atalanta torna a San Siro appena tre giorni dopo l’impegno col Milan, dove la dea si è espressa meglio mentre questa volta non ha avuto molte chance contro un’ottima Inter. I bergamaschi subiscono una sconfitta pesante, forse eccessiva per quel che si è visto in campo. Ma una sconfitta in casa della capolista non è un dramma e l’Atalanta è ancora in piena corsa per aggiudicarsi uno spot in Champions, sempre ricordando che la prossima edizione della Coppa dei Campioni vedrà con molte probabilità ben cinque italiane parteciparvi e l’attuale quinto posto della dea (a soli 2 punti dal Bologna) fa ben sperare.

L’avvio della partita è stato gestito meglio proprio dall’Atalanta, che ha messo una buona pressione e ha anche creato qualche occasione da gol. Mirančuk ha provato la conclusione verso la porta un paio di volte, ma il vero spavento per gli interisti è arrivato al 10′: Pasalic tira, Sommer para, l’Inter prova a liberare ma la palla finisce tra i piedi di De Ketelaere che segna. La rete del belga viene però annullata per un tocco di braccio (di Mirančuk) avvenuto pochi istanti prima del gol. Al 20′ invece è l’Inter a vedersi annullare un gol segnato da Barella e successivamente  dichiarato nullo a causa della posizione di fuorigioco del centrocampista. Dopo un avvio timido e attendista, però, l’Inter ha iniziato a giocare, alzando il baricentro e cercando la profondità con gli esterni. Dal 25′ il match ha cambiato volto: la prima occasione da gol per l’Inter l’ha avuta Lautaro Martinez, ma la sua conclusione da posizione abbastanza defilata non ha impensierito il portiere. Un minuto più tardi invece è stato Darmian a sbloccare il match. L’esterno nerazzurro si è fatto trovare pronto dopo una ribattuta in area (tiro di Mkhitaryan parato) e ha insaccato in rete a porta praticamente sguarnita. Dopo il primo gol l’Inter ha alzato ulteriormente il ritmo, Darmian ha sprecato una grande occasione, tirando addosso a Carnesecchi da posizione ottimale, Lautaro si è dato da fare ma un altro tentativo è finito sulla traversa. Ma il capitano dell’Inter mai come quest’anno è una certezza e poco prima dell’intervallo ha trovato il gol del 2 a 0, piazzato perfettamente di sinistro dove il portiere non può arrivare.

Nella ripresa invece l’argentino ha fallito la doppietta dagli undici metri: Lautaro è un buon rigorista ma non impeccabile (l’ultimo rigore calciato risale al match di coppa perso contro il Bologna, anch’esso sbagliato) e lo ha confermato facendosi parare il penalty da un reattivo Carnesecchi, che non ha però potuto nulla sulla ribattuta di Dimarco che fa 3 a 0. La quarta rete dell’Inter arriva invece al 71′: l’Inter ha una punizione a favore al limite dell’area, Sanchez crossa e mette l’assist per un altro subentrato ovvero Davide Frattesi, che esulta e poco dopo esce a causa di un problema fisico, sostituito da Klaassen dopo appena dieci minuti dal suo ingresso in campo.

La corsa dell’Inter è sempre più solitaria, la squadra di Inzaghi è sempre più costante e oggettivamente bella da vedere, un Inter cinica e sempre meno “pazza” come la storia insegna, i nerazzurri si avviano verso il gli ultimi mesi della stagione in ottime condizioni e il test esterno agli ottavi di Champions con l’Atletico sarà un bel banco di prova per capire davvero a quale livello è arrivata l’Inter.

Nella conferenza stampa post partita un Gasperini fiducioso si concentra sui futuri impegni della dea sia in campionato che in Europa: “La partita dopo il 3 a 0 non è stata una partita ma più un allenamento. All’inizio abbiamo fatto bene contro un Inter molto forte, la squadra la vedo bene e siamo pronti per le prossime partite, so che non è facile dirlo dopo una sconfitta così, giocata appunto contro una grande Inter”.

“Non c’è tempo per deprimersi, soprattutto quando si gioca ogni tre giorni, abbiamo il Bologna poi penseremo anche allo Sporting Lisbona. Dobbiamo archiviare questa partita e pensare alla prossima, siamo carichi”.

“Siamo lì in un po’ di squadre tutte vicine in classifica: Bologna, Lazio, Roma, Napoli e altre, è una bella battaglia per l’Europa e faremo di tutto per raggiungerla”.

Inzaghi conferma la sua soddisfazione nel vedere la crescita della sua Inter: “Abbiamo fatto un’ottima partita, i primi quindici minuti sono stati di studio, poi l’abbiamo presa in mano. Anche nel secondo tempo abbiamo aggredito bene la partita, sappiamo che l’Atalanta è pericolosa, sa stare attaccata alle partite e noi siamo stati bravi a non dargli modo di riaprirla”.

“Sono due anni e mezzo che l’Inter fa un ottimo calcio – prosegue il tecnico nerazzurro -, sono molto soddisfatto di quello che sta facendo la squadra. Siamo alla quarta vittoria di fila per 4 a 0, l’undicesima consecutiva, ma dobbiamo rimanere concentrati sapendo che mancano ancora tante partite prima della fine del campionato. Dobbiamo tenere questa concentrazione sempre. L’unica nota dolente della serata è Frattesi che ha un problemino fisico”.

“Mi sono sempre divertito ad allenare e veder giocare le mie squadre, abbiamo ancora molti obbiettivi, c’è tanta strada da fare. Spesso si parla di me per il gioco che fa l’Inter ma il mio staff è fantastico, ho tante persone con me alcune da più di dieci anni e anche loro hanno tanto merito”.

INTER-ATALANTA: IL TABELLINO

Inter-Atalanta 4-0 (2-0)

Inter (3-5-2): Sommer, Bastoni, De Vrij, Pavard, Dimarco, Mkhitaryan, Asllani, Barella, Darmian, Martinez (c), Arnautovic. All. Inzaghi.

Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi, Kolasinac, Djimsiti, Scalvini, Zappacosta, Ederson, Pasalic, Hateboer, Koopmeiners, De Ketelaere, Mirancuk. All. Gasperini.

Ammonizioni: Darmian (I), Ederson (A), Djimsiti (A), Hien (A), Bakker (A), Toure (A), Lookman (A)

71.422 tifosi presenti allo stadio