Nuovo appuntamento con la rubrica “Il Quotidiano in Redazione”, un viaggio nei siti di informazione sportiva italiani che stavolta fa tappa nella redazione di ViolaNews.com, dove abbiamo avuto il piacere scambiare qualche battuta con il direttore Saverio Pestuggia.
- Salve Direttore e grazie per aver accettato il nostro invito. Prima domanda di rito, come nasce il progetto ViolaNews.com?
Il progetto di ViolaNews è nato vent’anni fa per una mia idea, allora abbastanza fuori dal comune, che internet fosse il futuro, il media che avrebbe dovuto sicuramente prendere campo e poi così è stato e già allora si vedeva che avrebbe preso molto molto campo rispetto ad altri media tradizionali. Avevo la voglia di fare, come la chiamai all’inizio, un’ansa viola. Allora per avere le notizie c’era poco, il televideo dava una notizia al giorno della Fiorentina e di tante altre squadre. L’Ansa era, ed è, l’agenzia di cui si servivano tutti i giornali, allora pensai “Perché non facciamo un’agenzia di cui si possano servire tutti i tifosi?”, che allora avevano la possibilità di andare sul web. Sicuramente non era il numero di oggi delle persone che potevano accedervi, questa però è stata l’idea iniziale e così è nato violanews.com 20 anni fa.
- Ci parli del suo attuale gruppo di lavoro.
Siamo in tanti, abbiamo qualche collaboratore più esperto, qualcuno più giovane, però quello a cui tengo è che son tutti ragazzi per bene, tutti ragazzi sicuramente educati che cercano di fare il loro lavoro al meglio. C’è chi è più bravo chiaramente e chi lo è un po’ meno, c’è chi è più avanti e chi lo è un po’ meno, ma quando arrivano da noi son tutti ragazzi che sono validi, prima dal punto di vista umano e morale e poi anche come giornalisti, e di questo sono davvero orgoglioso di avere, raramente, forse quasi mai, sbagliato le scelte, ma questa è stata anche fortuna.
- Secondo lei, quali sono i principi fondamentali su cui deve basarsi il lavoro di una redazione?
Continuità, affidabilità e sicuramente anche la bravura di saper trovare le notizie. Io però credo che in qualsiasi campo, internet a maggior ragione, perché qui siamo aperti 25 ore al giorno, bisogna essere sempre presenti, in qualsiasi cosa accada nell’ambito della Fiorentina, che è il nostro campo chiaramente. ViolaNews deve essere presente, deve dare la notizia, deve riportarla dalla mattina alla sera. Si parte la mattina alle 7 con la rassegna stampa, come doveroso, poi si comincia ad elaborare la giornata in funzione di quello che è accaduto, sta per accadere o accadrà. E questo riguarda ovviamente il calciomercato.
- Quali sono le difficoltà principali in cui ci si imbatte nel portare avanti un progetto di informazione sportiva in Italia?
Le difficoltà penso siano quelle che qualsiasi tipo d’informazione incontri. Chiaramente ci sono dei limiti che vengono posti dalle società di calcio, ora sempre di più blindate dentro i loro fortini, e non sto parlando chiaramente di covid, ma insomma non si vedono gli allenamenti, non si può parlare con i calciatori. Io quando ho iniziato, non era vent’anni fa, ma anche quando abbiamo iniziato con ViolaNews, il rapporto era diverso. La difficoltà maggiore è quindi quella di non avere la possibilità di avere un colloquio costante e costruttivo, soprattutto costante con gli attori in campo. Siamo così, ai margini, e cerchiamo di dare un’informazione a volte interpretando, e quando si interpretano le cose magari non sempre possono essere perfette. Ecco penso sia questa la maggiore difficoltà, però informazione sportiva o no, se uno vuole, queste difficoltà le supera con altri mezzi e altre possibilità di espressione.
- L’utilizzo della rete ha sicuramente stravolto il modo di fare comunicazione. Quali sono i pro ed i contro secondo lei?
Sono sicuramente d’accordo che l’utilizzo della rete abbia stravolto il modo di comunicare, come ho detto all’inizio. I pro della rete stanno nel fatto che in qualsiasi momento chi vuole può essere aggiornato sul fatto, il contro, è da parte nostra che bisogna essere aggiornati 24 ore al giorno, anzi, come dicevo prima, 25. Sicuramente poi c’è anche il contro della “rete 2.0” ovvero i social che ci sono, vanno rispettati, però sono molto difficili da domare. Quando si ha una pagina Facebook, ci sono commenti di gente che non appare o magari appare solo con nickname o con nomi falsi, e spesso e volentieri capita di avere commenti un po’ sopra le righe. Questo è il contro. I commenti li abbiamo ovviamente anche su ViolaNews ma li moderiamo e cerchiamo di fare il nostro meglio per togliere le cose che non devono essere sicuramente passate perché sono contro l’educazione, soprattutto quello.
- Qual è la sezione più apprezzata dai tifosi all’interno di ViolaNews.com?
I tifosi amano parecchio il nostro forum e lo frequentano molto. I tifosi fiorentini, ma i fiorentini in genere, amano molto discutere e discuterebbero anche del colore dell’acqua o dell’aria, se potessero, quindi figuriamoci della Fiorentina, che a Firenze non esiste altro sport se non il calcio e non c’è altra squadra se non la Fiorentina. Chi osa andare contro è contro la legge. Chiaramente la sezione più apprezzata è il calciomercato, a volte vilipeso, perché chiaramente il più bravo nel calciomercato è quello che sbaglia meno. Un’altra sezione molto apprezzata, anche per la tempistica che usiamo, è la rassegna stampa. Siamo i primi a metterla in rete alle 7 del mattino, è chiaro che non tutti si alzano alle 7 o che hanno voglia di iniziare a leggere di calcio o di Fiorentina a quell’ora, però noi ci siamo e se c’è qualcuno che ha voglia di farlo può venire a leggerlo. Per la rassegna stampa, non per vantarsi, ViolaNews.com è veramente avanti a molti, se non a tutti.
- C’è collaborazione tra la sua redazione e la società viola?
Si, diciamo che la Fiorentina ha due addetti stampa che sono Luca Di Francesco e Arturo Mastronardi che sono bravi, tengono con noi, ma anche con gli altri siti e altri media, un buon rapporto. Conviene a tutti, anche alla società, perché insieme, remando nella stessa direzione, si fa il bene della Fiorentina, nel nostro caso, e anche del nostro portale.
- Sempre più società calcistiche in Italia iniziano ad avere una proprietà straniera, la Fiorentina, con l’italo-americano Commisso, è una di queste. Qual è il suo pensiero rispetto a questo nuovo “trend”?
La Fiorentina è una di quelle squadre che ha la proprietà straniera, anche se Commisso ci tiene a dire che è italiano, è nato in Italia a Gioiosa Ionica in Calabria, e quindi è il meno straniero degli stranieri. Il calcio non è più il calcio dei ricchi scemi, il calcio degli anni sessanta appunto, ma ora è sempre più costoso e più difficile da portare avanti, quindi ci vogliono anche proprietà straniere. In fondo Commisso è italo-americano, a Roma ci sono gli americani, a Bologna i canadesi, a Parma sono arrivati anche li dall’altra parte dell’oceano, quindi è un bene che il calcio si stia fermando in America perché ci sono tanti personaggi che possono dire la loro e possono dare una mano, non essendo facile portare avanti delle gestioni molto pesanti dal punto di vista economico.
- Qual è il suo pensiero sull’avvicendamento Iachini-Prandelli-Iachini?
Si parte dall’errore di fondo che Pradè voleva dare una svolta, era chiaramente voglioso di iniziare un nuovo percorso con Juric. Commisso, da uomo d’onore, ha visto un ottimo lavoro da parte di Iachini e l’ha confermato. Il gruppo forse non l’ha seguito, la piazza nemmeno e allora è arrivato Prandelli. Amato dalla piazza, però sicuramente si è fatto prendere dal fatto di essere fiorentino d’onore, di essere tifoso della Fiorentina e di non vedere risultati come avrebbe voluto. Questo l’ha portato ad andare giù di morale e a non voler continuare quest’avventura che l’avrebbe portato ad una situazione dal punto di vista mentale pericolosa. Prandelli è uno che ci tiene a far bene a Firenze, ha visto che c’erano grandi difficoltà ed ha preferito lasciare il campo, così a quel punto è stato normale tornare a Iachini, bravissima persona (come Prandelli del resto), abituato più a lavorare in situazioni delicate come quella di questa Fiorentina.
- Come valuta l’attuale stagione della Fiorentina?
Mah, bruttina. La Fiorentina ha un buon organico però non costruito benissimo, ci sono troppi doppioni, ci sono giocatori che hanno qualche problema fisico o anche mentale, si abbattono troppo facilmente e quando i risultati non vengono la classifica latita, e vanno anche a giocare in un modo peggiore di quello che potrebbero fare. Il problema maggiore, soprattutto in questa seconda fase del campionato, è che la squadra viola ha una rosa abbastanza corta, voluta così da Prandelli che ama lavorare con una rosa corta. Una stagione particolare con il covid, che la Fiorentina non ha patito moltissimo, però una stagione senza preparazione, partita in maniera diversa, difficile da portare avanti. Anche a livello fisico qualcosa poteva esser fatto meglio senza ridursi all’osso. La stagione quindi la valuto insufficiente, sperando di non doverla valutare gravemente insufficiente, con una parola che non voglio neanche nominare.
Grazie Direttore, è stato un piacere poter addentrarci nella redazione di ViolaNews.com con quest’intervista, che ci ha concesso anche l’opportunità di ascoltare il suo interessante pensiero riguardo diverse tematiche.