In una serata carica di tensione e proteste, la Lazio torna dal Ferraris di Genova con tre punti pesantissimi, agganciando la Juventus al quinto posto e rilanciandosi con decisione nella corsa alle coppe europee. Finisce 0-2 contro un Genoa nervoso e ridotto in dieci per un’ora, punito da una magia di Castellanos e da un secondo tempo controllato con maturità dai biancocelesti.
La firma sulla serata la mette proprio lui, Taty Castellanos, il centravanti argentino che si scrolla di dosso il peso dell’errore dal dischetto in Europa League e si inventa una perla: rovesciata di destro al 32’, complice una dormita difensiva di Martin, e palla all’angolino alle spalle di Leali. È il quattordicesimo gol stagionale per l’ex Girona, al momento giusto nel posto giusto per riportare la Lazio in alto.
Il vantaggio biancoceleste arriva dopo un avvio teso anche fuori dal campo. Al 15’ il gioco viene infatti sospeso per oltre cinque minuti a causa del fitto lancio di fumogeni e petardi da parte della tifoseria genoana, entrata in ritardo allo stadio per protesta contro lo spostamento della data della gara. Un clima surreale che ha pesato sulla partita e che ha portato il direttore di gara Ayroldi a fermare tutto.
Il vero spartiacque, sostanzialmente, arriva quando il gioco riprende, cioè intorno al 20′: il giovane Otoa, al debutto in Serie A, ferma fallosamente Zaccagni lanciato a rete. Fallo da ultimo uomo, cartellino rosso diretto. Il Genoa resta in dieci e la Lazio ne approfitta subito, prendendo in mano il gioco, portandosi in vantaggio e controllando i ritmi con autorità.
Nella ripresa, i biancocelesti chiudono i conti con il raddoppio di Boulaye Dia, letale al momento giusto. Nel mezzo, l’occasione sprecata da Thorsby, che ha sul piede il possibile 1-1 ma sbaglia il tempo di gioco. Poco dopo, anche la Lazio resta in dieci per il rosso a Belahyane, sanzionato inizialmente con il giallo per un intervento duro proprio su Thorsby, ma espulso dopo revisione VAR.
Con il doppio vantaggio e la parità numerica ristabilita, la Lazio gestisce senza affanni, portando a casa l’ottavo punto nelle ultime quattro partite e confermandosi micidiale lontano dall’Olimpico.
Per il Genoa di Albert Vieira, invece, si allontana, seppur temporaneamente, la possibilità di festeggiare già ora la salvezza matematica: manca ancora un punto, ma la sensazione è che il traguardo sia solo, per l’appunto, rimandato. La squadra rossoblù veniva da un percorso casalingo, nel 2025, contraddistinto da cinque vittorie ed un pari, ma in questa occasione il Ferraris è stato costretto ad inchinarsi a una Lazio concreta, cinica, e ora di nuovo padrona del proprio destino.
Genoa-Lazio: il tabellino della gara
GENOA-LAZIO 0-2
Marcatori: 32` Castellanos, 65` Dia
GENOA (4-2-3-1): Leali; Otoa, De Winter, Vasquez, Martin (68` Messias); Masini (80` Ekhator), Frendrup; Norton-Cuffy (80` Sabelli), Vitinha (61` Venturino) Thorsby; Pinamonti (68` Ahanor)
A disp.: Siegrist, Sommariva, Bani, Badelj, Kassa, Zanoli, Barbini, Nuredini
All.: Patrick Vieira
LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Lazzari (45` Pedro), Gila, Romagnoli, Pellegrini; Rovella (68` Belahyane), Guendouzi; Marusic, Dia (68` Vecino), Zaccagni (88` Hysaj); Castellanos (88` Noslin)
A disp.: Provedel, Furlanetto, Gigot, Dele-Bashiru, Tchaouna, Provstgaard, Basic, Ibrahimovic
All.: Marco Baroni
Arbitro: Giovanni Ayroldi (sez. Molfetta)
Assistenti: Di Gioia – Moro
IV ufficiale: Cosso
V.A.R.: Paterna
A.V.A.R.: Fabbri
NOTE. Ammoniti: 45`+3` Rovella (L), 51` Pinamonti (G), 80` De Winter (G), 85` Sabelli (G)
Espulsi: 21` Otoa (G), 72` Belahyane (L)
Recupero: 8` pt, 4` st.