Conosciamo tutti la tanto amata (o odiata) regola del fuorigioco. Una regola che mette da sempre in difficoltà chi di calcio non capisce davvero molto. Tale disposizione regolamentare nasce ufficialmente nel lontano 9 dicembre 1863, quando la Football Association la inserisce nelle quattordici regole, (al numero 6), nella prima codificazione ufficiale. Viene successivamente modificata e migliorata, nel 1925, grazie al fondamentale apporto dell’allora difensore del Newcastle United Billy Mccracken. Da lì in poi resta sostanzialmente invariata fino ai giorni nostri, tranne per una variante codificata nel 1990, che stabilisce il non considerare in fuorigioco il calciatore in linea con il penultimo avversario.
Il calcio, lo sport che noi tanto amiamo, si evolve costantemente e quasi ogni anno introduce nuove regole o modifica alcune impostazioni di gioco o di valutazioni, affidandosi (ultimamente) anche alla tecnologia. L’introduzione della VAR è stata, per certi versi, fondamentale ed è servita ad aiutare gli arbitri in situazioni di campo spesso complesse e, a tal proposito, parlando per l’appunto di miglioramenti a livello arbitrale, è giusto anche evidenziare che in occasione della Coppa Araba, di cui vi abbiamo parlato in un precedente articolo, è stato deciso di testare per la prima volta il cosiddetto fuorigioco semiautomatico.
Cos’è e come funziona il fuorigioco semiautomatico
Il fuorigioco semiautomatico è stato creato per cercare di minimizzare gli errori da parte degli direttori di gare sul rettangolo di gioco. Esso calcola in modo rapido e preciso l’offside, rendendo, di fatto, la scelta finale dell’arbitro più sicura.
Il suo funzionamento è stato spiegato da Johannes Holzmuller, direttore della tecnologia e dell’innovazione del calcio: “Installeremo dalle 10 alle 12 telecamere sotto il tetto di ogni stadio che seguiranno i calciatori rilevando 29 punti del corpo 50 volte al secondo. I dati del tracciamento verranno inviati alla sala Var. La linea del fuorigioco e il punto di contatto del pallone saranno forniti in tempo quasi reale all’operatore del replay, che avrà quindi l’opportunità di mostrarli immediatamente al Var, che a sua volta, dopo averli validati, comunicherà il responso all’arbitro in campo. Alla Coppa araba 2021 ci sarà un assistente Var dedicato esclusivamente al fuorigioco“.
La tecnologia nel calcio si sta evolvendo rapidamente e quest’ultima grande novità è frutto di ingegno e lavoro da parte di chi vuole evolvere in senso positivo questo sport. A questo punto, non ci resta altro che aspettare i risultati e vedere se davvero questa nuova miglioria porterà più precisione nella valutazione del fuorigioco negli stadi. Anche perché, uno degli obiettivi principali della massime istituzioni calcistiche, sarebbe quella di utilizzare questa novità anche ai Mondiali del 2022, che si giocheranno sempre in Qatar.