L’Italia esce dall’Europeo e lo fa nel peggiore dei modi, perdendo una gara contro una Svizzera che, assolutamente meritevole del passaggio del turno e, seppur bene organizzata in campo, è ben lontana dalla proporzione che ha legato magari poche settimane fa il Real Madrid alla sua quindicesima Champions League.
Forse è proprio questo uno degli aspetti che ha più ferito i tifosi azzurri, vedere cioè una squadra, la propria, spenta, svogliata, impaurita e disorganizzata tatticamente e mentalmente. Quegli stessi tifosi ancora impegnati a festeggiare il favoloso gol di Zaccagni contro la Croazia, che ha regalato a tutto il Bel Paese l’accesso agli ottavi, sono stati infatti storditi di colpo da una prestazione a dir poco imbarazzante contro la Svizzera ad opera degli uomini di Spalletti.
E’ a quei tifosi che bisognerebbe chiedere scusa, a tutti, nessuno escluso, perché se è vero, come diceva Sacchi, che “Il calcio è la cosa più importante delle cose non importanti”, ad un popolo che vive di questa passione per alienarsi anche solo per 90 minuti dalla vita vera, quella in cui si fatica sul serio, si soffre e dalla quale non si scappa se non idealmente per qualche istante, non gli si può proporre uno spettacolo del genere.