Un’annata strepitosa, quella della Stella Rossa. Vince il campionato con quattro giornate d’anticipo, ma decide di farlo superando sé stessa e chiunque altro nella storia.
Come? Chiudendo la stagione a quota 108 punti, record assoluto in Europa.
Negli anni solo poche squadre erano riuscite a superare i 100 punti in una stagione. La Juventus di Conte, che ancora detiene il record in Serie A, nel 2014 chiuse a 102, il Celtic nella stagione 2016/17 ne racimolò 106, il Manchester City tre anni fa ne ottenne addirittura 100 in un campionato così competitivo come la Premier League. Ma nessuno, mai, aveva raggiunto i 108.
Ed è proprio questo il bottino dell’allenatore, ex campione di Lazio e Inter, Dejan Stankovic. Che d’ora in poi non solo verrà ricordato per le sue doti da giocatore, ma rimarrà inciso nella storia europea anche per questa impresa dalla panchina.
E se è pur vero che la Superliga serba non può essere paragonata per competitività ai top cinque campionati europei, bisogna anche ammettere che riuscire a vincere trentacinque partite, pareggiarne tre e non perderne nemmeno una in un’intera stagione, non è certo cosa da tutti.
Come non è da tutti realizzare 114 gol e subirne solamente 20, soprattutto senza avere in rosa il classico bomber da venti e passa centri a stagione. Certo, Ivanic con le sue 16 reti ha dato un enorme contributo, così come Katai, Pavkov e El Fardou Ben, tutti in doppia cifra. Ma nel complesso la forza della Stella Rossa è stato il gruppo, con ben 21 giocatori andati almeno una volta a segno nell’arco della stagione. Tra questi, anche l’italiano Falcinelli, in prestito dal Bologna, e Pippo Falco, che giocherà per la sua prima volta le qualificazioni alla Champions League, con la speranza di poter accedere ai gironi.
E vista l’annata di una squadra che ha saputo dominare in lungo e in largo, i presupposti sicuramente ci sono.