jack

Lo stadio è da sempre una seconda casa per noi amanti del calcio, dove, tra canti e cori riusciamo a rendere l’atmosfera ancora più magica. Purtroppo, data la pandemia, gli stadi sono chiusi da un anno ed è strano vedere le partite solo e soltanto sullo schermo della tv, del computer o del proprio smartphone, non provando più quelle straordinarie emozioni.

La trasferta è sicuramente, in una “carriera da tifoso”, uno dei momenti più interessanti ed emozionanti. Lo sa bene Jack Wiggins, tifoso dei Wolves, che in occasione del match disputato fuori casa contro il Newcastle, ha voluto riprodurre in casa sua il settore ospiti dello stadio St James Park che ha come caratteristica di essere posizionato nell’ultimo anello e, di conseguenza, è molto lontano dal campo. Jack ha semplicemente messo il computer sotto le scale mentre lui si è posizionato in cima, così da ricreare fedelmente una trasferta nello stadio di Newcastle upon Tyne.

Nel suo tweet ha scritto: “Sfortunatamente non possiamo essere al St James Park, quindi ho improvvisato”. Lui si è prestato ai nostri microfoni per raccontarci questa sua fantastica idea che ha fatto il giro d’Europa:

Da dove è nata l’idea di ricreare il settore ospiti del St James a casa tua?

“La trasferta a Newcastle è piuttosto macchinosa. 140 gradini che alla fine sembrano molti di più di quelli che sono. C’è un detto secondo il quale la trasferta al St James sia tra le nuvole dato che si trova nell’ultimo anello! Ci manca seguire la nostra squadra fuori casa, quindi ho deciso di postare quella foto anche per scherzo. Di certo non mi aspettavo che esplodesse, come è successo!”

Infatti, il post è diventato virale in poco tempo! Secondo te i tifosi allo stadio influenzano il risultato finale?

“Assolutamente. I Wolves quest’anno hanno faticato senza il proprio tifo casalingo al Molineux. Ma, al contrario, ci sono squadre come lo Sheffield United che stanno lottando davvero molto senza tifosi. Abbiamo visto più vittorie in trasferta questa stagione che in qualsiasi altro anno. Quindi si, gli stadi vuoti influenzano sicuramente le partite.”

Auguriamo il meglio ai Wolves e al nostro amico Jack.

 

a cura di Francesco Rosati