Sanremo

Eccoci qua. Giunti alla fine di questa spettacolare edizione del 71° Festival di Sanremo e, di  conseguenza, della nostra mini-rubrica “Il Sanremo Quotidiano”.

I vincitori del leone d’oro sono stati i Maneskin che hanno portato un po’ di sano rock sul palco dell’Ariston con la loro canzone “Zitti e buoni”. Una serata finale con grandi ospiti da ricordare, come Federica Pellegrini e Alberto Tomba che hanno lanciato il sondaggio per la scelta del logo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Presenti anche Riccardo Fogli, Michele Zarrillo e Paolo Vallesi, che hanno cantato alcune dei loro brani più celebri. Da ricordare l’esibizione di Umberto Tozzi oramai conosciuto in tutto il mondo con le sue canzoni. Ha partecipato come ospite al festival anche Ornella Vannoni che ha duettato con Francesco Gabbani. Hanno co-condotto l’ultima serata del Festival di Sanremo, con Amadeus, Giovanna Bottero, Serena Rossi, vista ultimamente in “Mina Settembre”, e Tecla Insolia, concorrente delle nuove proposte dello scorso anno pronta a debuttare in tv con la fiction “La bambina che non voleva cantare”.

E alla fine arriva Ibra. Beh, non proprio alla fine del festival, ma comunque alla fine di questo lungo sunto. Zlatan Ibrahimovic si è presentato con un monologo davvero emozionante. Un inno al non mollare mai, “Fare niente è il più grande sbaglio che puoi fare. Ti dico una cosa: se sbaglia Zlatan, puoi sbagliare anche tu”, e un caloroso abbraccio a noi italiani “non è mio Festival e nemmeno quello di Amadeus, è il vostro Festival. Quello dell’Italia intera. Grazie Italia, la mia seconda casa”. Un monologo intenso nelle sue parole, inteso a spiegare che anche i grandi campioni perdono e sbagliano, ma con la consapevolezza di essere grandi lo stesso e di non mollare mai. In pratica, tutti falliamo e sbagliamo qualche volta, ma non ci dobbiamo abbattere.

Detto questo, ecco a voi le ultime tre canzoni della nostra rubrica “Il Sanremo Quotidiano”

Un’estate italiana- Notti Magiche (Gianna Nannini e Edoardo Bennato)

Notti magiche, inseguendo un goal,
sotto il cielo di un’estate italiana,
e negli occhi tuoi voglia di vincere,
un’estate, un’avventura in più…

Ce ne sono stati tanti di mondiali indimenticabili nella storia del calcio, uno di questi è senza dubbio Italia ’90. Cantata da Gianna Nannini e Edoardo Bennato, la canzone è stata composta dal grande Giorgio Moroder, tra l’altro, vincitore di ben Tre Premi Oscar: uno alla migliore colonna sonora e due alla miglior canzone. Notti magiche è diventato il simbolo di quel mondiale purtroppo perso solo in semifinale contro l’Argentina. Prima in classifica nel 1990, è ancora ad oggi cantata a squarcia gola da tutti noi italiani.

 

Live is life (Opus)

Live is life, when we all feel the power
Live is life, come on stand up and dance
Live is life, when the feeling of the people
Live is life, is the feeling of the band, yeah

Live is Life è uno dei brani più famosi e conosciuti al mondo. Tutti sappiamo che questa è la canzone di Maradona, uno dei più grandi calciatori della storia che purtroppo ci ha lasciati non molto tempo fa. Era il 19 aprile 1989, si gioca Bayern Monaco-Napoli valida per la semifinale di ritorno della Coppa Uefa. Durante il riscaldamento gli altoparlanti dello stadio mandarono a tutto volume Live is life e Maradona si esibì palleggiando e danzando al ritmo della canzone, come solo lui sapeva fare. Un gesto talmente iconico e significativo, che ancora oggi viene ricordato come simbolo di spensieratezza, follia e di gioia. Tra l’altro dopo il fatto, il San Paolo cominciò a mettere il brano durante il riscaldamento prima di ogni partita.

Goal! (Avincola)

Amore
Che ne sai? Che ne sai? Dimmi che ne sai
Magari domani cambiamo vita
Che ne sai? Che ne sai? Dimmi che ne sai
Magari faccio goal! Vinciamo la partita

Protagonista assoluto delle nuove proposte del 71 festival di Sanremo per noi amanti del calcio, Avincola ha portato sull’Ariston questa splendida canzone. Il brano d’amore parla di riscatto e come ognuno di noi, comunque, possa segnare il proprio goal e vincere la partita. Il cantante si è esibito con un pallone fra le mani, identificando quindi il calcio come una delle migliori retoriche in assoluto. Avincola ha anche avuto modo di affermare in una recente intervista che: “Il pezzo è nato casualmente, con molta naturalezza, come nascono sempre le mie canzoni. È nata a casa, ma poi ha aperto la porta e si è intrufolata per le strade e ha trovato questo campetto immaginario di calcio. Vuole essere la metafora della vita, di quanto ci si sente in panchina. E vuole essere anche un consiglio, a me stesso e per tutti, di credere sempre a sé stessi e di indossare quella maglia da titolare che pensiamo di non avere. Ma la abbiamo tutti…”

 

Il nostro “Sanremo Quotidiano” finisce qui…ma non del tutto!  A corredo di questa nostra minirubrica, abbiamo infatti creato anche la playlist di Spotify contenente tutte le canzoni che abbiamo avuto modo di segnalarvi in questi giorni. Si chiama “Il Sanremo Quotidiano” e potete ascoltarla anche semplicemente CLICCANDO QUI

In conclusione, grazie a chi ha seguito tutte le puntate.
Viva Sanremo, viva la musica, ma soprattutto, viva il Calcio!

a cura di Francesco Rosati