Sandro Ciotti

Quante volte ad imitare, ciò che ascoltiamo durante le partite, vogliosi di cavalcare tante volte quelle emozioni.
Il ragazzino che dai campi, intraprende la strada con una giaccia e un microfono.
A lui il compito di entrare, direttamente, dalla porta d’ingresso, per mezzo di quel talento nascosto nella voce.

L’Olimpo a Roma, le prime parole che accompagnano le imprese in bianco e nero.
E poi… 8 anni dopo l’angoscia trasformata in futuro, poiché 14 ore di telecronaca sotto la pioggia, provocarono un edema alle corde vocali.

Da lì in poi, una voce rauca passata alla storia.
Senza di essa nessun “Clamoroso al Cibali”.
Baggio e il caldo afoso americano, dopo quel gol che innesca un “Santo Dio, era ora”.
Spiacevole e doloroso, quel “è morto Gaetano Scirea”, che non avremmo mai voluto sentire.

“I Looney Tunes hanno vinto…”, rimbomba e gioisce nel finale di Space Jam.
Fino a quel “soltando 10 secondi” che chiude il cerchio, di un modello da seguire e difficilmente da imitare, perché l’unicità appartiene a chi riesce a diventare eterno.

Buon compleanno “Sandro Ciotti”

a cura di Gianluigi D’Ambrosio (inchiostrosportivo)

Di seguito inseriamo i post dedicati al compleanno di Sandro Ciotti e pubblicati sulle pagine social ufficiali di “Inchiostro Sportivo”, invitandovi, nel contempo, a diventare suoi follower:

 

 

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