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Danilo CataldiFonte: Profilo Instagram Ufficiale di Danilo Cataldi

Danilo Cataldi, alla Lazio dal 2006 e con il grande obiettivo di diventarne un perno. Svolge tutta la trafila delle giovanili in biancoceleste, con vittoria del campionato Primavera e figurando nel 2013 anche in panchina grazie a Petkovic.

Danilo Cataldi
Fonte: Profilo Instagram Ufficiale Elisa Liberati Cataldi

Poi il prestito a Crotone e la convocazione per il ritiro di Auronzo di Cadore per la stagione 2014/15. Proprio in quell’annata arriva l’esordio con l’aquila sul petto e la fascia da Capitano cedutagli da Stefano Mauri in occasione della vittoria casalinga contro la Fiorentina per 4-0, diventando così il più giovane giocatore della storia della Lazio ad indossarla.

Le aspettative erano tante, la fiducia in lui altissima. Sembrava l’inizio di un sogno tutto a tinte biancazzurre ma, a volte, le cose non vanno secondo i piani e i sogni devi essere in grado di costruirteli da solo.

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Fonte: Profilo Instagram Ufficiale di Danilo Cataldi

Ceduto in prestito a gennaio 2017 al Genoa e l’anno successivo al Benevento con obbligo di riscatto nel caso di salvezza, Danilo Cataldi era stato messo da parte. Lui su cui fino a poco tempo prima si avevano mille speranze per il futuro.

Il Benevento, però, retrocede e Danilo torna alla base. Chi lo sa come sarebbe andata a finire questa storia se il club campano fosse rimasto in Serie A. I laziali, di certo, non hanno alcuna voglia di scoprirlo. Perché Danilo Cataldi rappresenta quel tifoso in campo di cui essere fieri e, piano piano, ha iniziato a prendersi ciò che gli spetta, ma non senza numerosi inciampi.

Nel 2018 aveva iniziato a ritagliarsi il suo spazio, a poco a poco, togliendosi anche la soddisfazione del gol nel derby contro la Roma, eterna rivale. Un’emozione più unica che rara per chi quei colori li sente dentro sin da bambino.

Poi nella stagione 2019/2020, quella delle meraviglie, il grande exploit. Addirittura con gol su punizione (di cui è uno specialista) in Supercoppa italiana e Simone Inzaghi che lo schierava ogni qualvolta un perno come Lucas Leiva non fosse al 100%. Sembrava la stagione della grande svolta, poi, non si sa per quale motivo, Danilo è tornato in un dimenticatoio che troppe volte ha conosciuto.

Danilo Cataldi
Fonte: Profilo Instagram Ufficiale di Danilo Cataldi
Danilo Cataldi
Fonte: Profilo Instagram Ufficiale di Danilo Cataldi

Dal post lockdown utilizzato con il contagocce, nella stagione 2020/21 appena 641 minuti giocati. Le ragioni non sono chiare, ma è passato dall’essere la prima scelta dopo Leiva a vedersi preferire qualsiasi altro giocatore, pur se adattato.

L’arrivo di Sarri, in questo senso, è stato una “manna da cielo”. Cataldi con il nuovo mister si è messo in gioco, a testa bassa e con duro lavoro. Ha cercato di convincerlo a suon di allenamenti, facendo vedere che può essere il centrocampista di cui il Mister ha bisogno.

Quella che si ritrova è probabilmente la più grande occasione che gli sia stata data. Lo ha capito e la sta cogliendo nel migliore dei modi.
Sarri lo stima, tanto da affermare che lo avrebbe voluto già nel suo Empoli, e ha deciso di recuperarlo a tutti i costi. Finalmente il centrocampista laziale ha trovato qualcuno che ha piena fiducia in lui e quella crescita a cui all’epoca tutti auspicavano e che – per mille motivi, infortuni e tanta sfortuna – si era bloccata, ora sta riprendendo.

Basti vedere i dati. Contro l’Atalanta, oltre ad essere la sua seconda consecutiva da titolare, è stato il migliore in campo per via dei 47 passaggi riusciti (più di ogni altro giocatore) di cui 28 nella metà campo avversaria. 4 i contrasti vinti al pari di Marusic e Luiz Felipe e ha corso più veloce di tutti con una media di 8.8 km/h. Numeri che lo hanno addirittura fatto eleggere come MVP della partita dai tifosi, con vittoria schiacciante anche su Ciro Immobile (in quella partita a quota 159) e Pedro, autore dell’1-0.

Quello che sta vivendo attualmente è uno stato di forma impressionante. Danilo si sta riprendendo la “sua” Lazio: ha spodestato Escalante ma ciò che sorprende ancor di più è come nelle gerarchie sia, ormai, addirittura sopra a Lucas Leiva.

Sarri ha finalmente trovato il suo mediano ed equilibratore. E Danilo è quel centrocampista di qualità di cui il Mister ha bisogno. Uno che tocchi tanti palloni e velocizzi il gioco, ma anche uno che sia in grado di “fare legna” quando necessario. La tecnica l’ha sempre avuta, all’epoca mancava un po’ di sostanza. Gli anni passati ad imparare dal brasiliano Leiva sono serviti a molto in questo senso, perché ora, alla qualità, riesce ad abbinare anche quella quantità che è condizione necessaria per far coesistere due giocatori offensivi come Luis Alberto e Milinkovic-Savic.

Danilo Cataldi
Fonte: Profilo Instagram Ufficiale di Danilo Cataldi

Quella di Danilo Cataldi, ad oggi, è una rivincita nel vero senso della parola. È la vittoria della pazienza e della dedizione di chi, per la Lazio di cui è tifoso, ha sempre fatto tutto, compresi dei passi indietro quando necessario. È una storia di umiltà e messa a disposizione totale.
È una giostra che finalmente va in piano dopo anni di montagne russe. È una nuova pagina bianca tutta da scrivere, per quel bambino che da piccolo non sognava altro diventare fondamentale nella “sua” Lazio.