Il Calcio Quotidiano ha avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Alessandro Calori. Dopo l’ultima esperienza sulla panchina della Ternana, nel 2019, è in attesa di tornare ad allenare e sta aspettando la chiamata giusta. L’ex difensore di Udinese, Perugia e Brescia ha espresso un giudizio sulla stagione in corso e ha ricordato le sue esperienze in panchina, per poi ricordare anche il gol alla Juventus del 14 maggio del 2000, per il quale è rimasto nei cuori dei tifosi della Lazio.
Che stagione ti è sembrata, sia in A che in B?
“È stata indubbiamente una stagione anomala. Il Covid e la mancanza di pubblico sono fattori che hanno condizionato molto le squadre. Però nonostante questo Inter e Empoli hanno fatto un campionato abbastanza regolare e hanno meritato per la loro costanza.”
Tu hai vissuto una realtà come quella dell’Udinese che è cresciuta esponenzialmente e qualche tempo fa ha parlato di analogie con l’Atalanta, intendeva anche a livello societario?
“Sì, parlavo della mia Udinese, soprattutto gli anni dal ‘97 al ‘99. Era praticamente l’Atalanta di adesso. Mi riferisco alla capacità di vendere e riacquistare giocatori riuscendo ad unire i risultati sportivi a quelli economici.”
A breve uscirà il film Netflix su Roberto Baggio. Tu ci hai giocato un paio d’anni a Brescia. Che ricordi hai di lui?
“A mio avviso è uno dei pochi campioni che abbiamo visto negli ultimi anni. Dopo tanti anni è ancora amato da tutti anche perché rappresenta l’umiltà del campione. Lontano dal campo ha fatto parlare poco di sé ma in campo ci deliziava sempre con le sue giocate.”
Come allenatore quale consideri fino ad ora la tua esperienza più positiva? La promozione col Portogruaro oppure Trapani, non so…
“Sicuramente la promozione con il Portogruaro, ma non solo. Anche i playoff raggiunti col Brescia e a Trapani dove abbiamo fatto belle rincorse. Su quattro volte che sono partito dall’inizio in tre occasioni abbiamo centrato i playoff. Anche a Padova dove sono andato via a marzo, ma comunque le basi del lavoro iniziale sono rimaste.”
La tua ultima esperienza in panchina è stata alla Ternana? Stai aspettando di tornare a breve? C’è qualche cosa in programma?
“Sì, mi piacerebbe rientrare. Ho voglia di lavorare, di proseguire questo percorso che ho iniziato. Spero di rimettermi in gioco presto, in un contesto che mi permetta di tirar fuori il meglio da una squadra.”
Oggi, 14 maggio, i tifosi laziali tornano, come di consueto, ad omaggiarti per quel famoso gol…
“Sì, ormai è come quando si festeggiano i santi. Ogni anno mi chiamano una settimana prima per l’intervista. Mi ricordano come una delle icone di quel successo storico.”