Nell’estenuante lotta tra chi vince il titolo, chi riesce a salvarsi all’ultimo respiro, quelli che avanzano di categoria, il calcio professionistico ha inaugurato il nuovo libro dei ricordi, pronunciando il primo verdetto della stagione: la Ternana è ritornata nella serie cadetta. Le “Fere” rossoverdi (“belve” in dialetto ternano) dalla prossima stagione saranno protagoniste di un campionato insidioso, lungo, difficile qual è la Serie B italiana. Maggio 2018, ultimo anno per la Ternana in cadetteria. La stagione 2017/2018 fu molto tribolata, caratterizzata da pochissimi alti e molti bassi. Succede quasi sempre quando si retrocede, quando non si riesce a far funzionare alcuna alchimia, pur con l’avvicendamento di tre allenatori. La squadra comincia il suo percorso sotto la guida di Sandro Pochesci, esonerato poi alla 23^ giornata. Non resiste più di tre partite, contraddistinte da altrettante sconfitte, Ferruccio Mariani. Poi l’avvento di Luigi De Canio che non riuscirà a cambiare un trend ampiamente negativo. La squadra di patron Bandecchi (proprietario dell’Università degli Studi “Niccolò Cusano”) termina così all’ultimo posto. Dopo un pallido barlume di speranza con la vittoria esterna in quel di Perugia (2-3), nelle ultime cinque partite è sempre sconfitta, diventando la peggior difesa del torneo con 77 gol subiti. I 37 punti della classifica finale rendono la stagione degli umbri tra le peggiori della loro storia. Ma, in questo caso, la storia non si è ripetuta e la Ternana può lasciarsi alle spalle tutta quella negatività, assurgendo agli onori delle cronache calcistiche con una promozione conquistata con quattro turni di anticipo. Sono tanti i record polverizzati dopo una stagione eccezionale, ai limiti della ripetibilità. Un gioco offensivo mostruoso capace di scaraventare nelle porte avversarie bel 80 palloni che, nelle attuali 32 partite giocate, fanno la bellezza di 2,5 gol media/partita. Gli infallibili cecchini Falletti (16 gol) e Partipilo (15 gol) si dividono i meriti dello score, calcolando che ci sono altre partite da giocare per migliorare numeri che sono già da capogiro. Trattasi di un dato da non trascurare in una categoria dove, è risaputo, hanno quasi sempre più gioco facile le difese che non gli attacchi. E anche qui la Ternana ha saputo fare la parte del leone, con una singola e trascurabile sconfitta (2-1 a Catanzaro) e soltanto 24 reti incassate. Miglior difesa del girone C, terza nel complesso di tutti i campionati professionistici, in parità con l’Empoli (serie B) e dietro soltanto a Pro Patria (22 reti subite nel girone A) e Padova (23 reti subite nel girone B).
C’è un episodio simpatico da mettere in evidenza, anche per dimostrare che, quando ci sono i risultati, regna il buonumore e il morale, sempre molto alto, permette divagazioni e previsioni che tanto campate in aria poi non sono. Il vicepresidente della società, Paolo Tagliavento, ha svelato una specie di contratto stipulato e controfirmato da tutta la squadra, appeso su una lavagna negli spogliatoi dello stadio “Liberati”. Trattasi di un monito per ricordare a tutti il vero obiettivo stagionale. Si legge: “Con questa firma mi impegno a dedicare tutto me stesso per aiutare questo gruppo a raggiungere, tutti insieme, l’obbiettivo che ci siamo proposti: la serie B”. Poi la data: 13 dicembre 2020, pensate un pò. Per concretizzare questo ex sogno diventato realtà la società si è avvalsa non solo di una rosa importante e ben assortita. Azzeccatissima è stata la scelta di mettere sul ponte di comando mister Cristiano Lucarelli. L’ex calciatore, con una lunga militanza, tra le altre, con le maglie di Atalanta, Lecce, Torino, Livorno, Shakhtar Donetsk, Parma, Napoli, ha così timbrato in oro la sua nuova vita da tecnico, cominciata nel 2012 con gli Allievi Nazionali del Parma. Lucarelli è stato un signor centravanti, con oltre 200 gol in carniere. Dotato di gran fisico, che gli permetteva di eccellere nei colpi di testa, è stato anche un ottimo rigorista, con un cammino di tutto rispetto come dimostrano i 49 centri su 57 tentativi. Il tecnico livornese è stato un personaggio molto noto anche per la sua forte personalità e per le sue idee. “Lottavo per il pane non per il filetto” è una delle sue frasi celebri. Come nella storia è entrata pure: “Tenetevi il miliardo” che poi è anche il titolo del libro scritto con la collaborazione del suo procuratore Carlo Pallavicino. Una vera e propria dichiarazione d’amore verso la città di Livorno che scelse senza alcun rimpianto, pur con un contratto di gran lunga inferiore a quello propostogli dal Torino (nel 2003 il suo cartellino era in comproprietà tra gli amaranto e i granata piemontesi). Oggi non conosciamo il futuro di Lucarelli. Lo immaginiamo, a ragione, ancora saldamente e meritatamente ancorato alla panchina della Ternana ove non potrà assaporare le emozioni di uno scontro contro il suo Livorno, pesantemente impelagato nella lotta per non retrocedere tra i dilettanti.
In Umbria si respira un’aria nuova, Lucarelli e la Ternana, nella prossima stagione ne vedremo delle belle.