La proposta arriva da Milena Santerini, Coordinatrice Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite un comunicato ufficiale diramato nella giornata di venerdì 29 luglio: “il numero 88 presenta chiari riferimenti all’ideologia neo-nazista”.
IL COMUNICATO
La nota stampa affidata ai media recita testualmente: “Si chiede alle squadre del calcio italiano di non attribuire il numero di maglia 88 ai giocatori nel prossimo campionato. Questo numero presenta chiari riferimenti all’ideologia neo-nazista, dato che i numeri 8-8, nell’uso che ne viene fatto da vari attivisti neonazisti, corrispondono a due H (ottava lettera dell’alfabeto) e alludono ‘in codice’ al saluto Heil Hitler. Anche se qualche giocatore fosse inconsapevole del riferimento, le squadre sono fermamente invitate a non usarlo. Un simbolo di questo genere, anche inconsapevole, non può essere usato per gioco o ostentando innocenza. Significa sofferenza e violenza, un’ideologia di morte che ha diviso gli esseri umani tra degni e indegni, e ha scatenato violenza inenarrabile. Non da oggi l’antisemitismo si nasconde dietro queste allusioni”.
La coordinatrice, supportata dall’ADL (Anti-Defamation League) precisa che questa propaganda è a rischio di illegalità, e violerebbe i codici etici delle squadre e i valori morali sostenuti dallo sport.
I NUMERI 88 DEL PASSATO E DEL PRESENTE
In passato il numero 88 è stato adottato anche da grandi campioni. Nel 2000, ad esempio, lo scelse Gianluigi Buffon quando ancora giocava nel Parma, e fu travolto dalle polemiche della Comunità Ebraica: si difese spiegando che ci sarebbero volute 4 palle per vincere lo scudetto con la squadra emiliana e che il numero 88 era il numero che aveva più palle di tutti. Marco Borriello, approdato alla Roma nel 2013, fece la stessa scelta, scatenando una nuova polemica, alla quale lo stesso calciatore fu costretto a replicare tramite i profili social ufficiali della squadra: “Il mio numero di maglia preferito è il 22, ma essendo occupato (da Mattia Destro, ndr) ho scelto l’88: data di nascita di una persona a me cara”.
Nella stagione calcistica appena conclusa, invece, il numero 88 era sulle spalle di Pasalic dell’Atalanta e di Prazselik dell’Hellas Verona.