Un treno in corsa.
Direttamente dal Real Madrid, dopo due anni in prestito al Dortmund, il giovanissimo classe 1998 ha incantato tutti. Ausilio e Conte l’hanno fortemente voluto e, a fine stagione, tutti hanno capito il perché. Grazie alla sua velocità devastante, la corsia di destra ha regalato continue emozioni. Su questo lato, infatti, insieme al contributo di Barella, Hakimi ha prodotto una gran quantità di azioni che hanno portato l’Inter a vincere molte partite. 33 le presenze, 7 i gol e 7 gli assist per il marocchino, tra cui la splendida rete realizzata nell’ultima partita decisiva, quella contro il Crotone, blindando il risultato sul 2-0. Sicuramente un po’ di difficoltà iniziale nella fase di copertura ma, lavorando, ha imparato a ricoprire al meglio il suo binario. Imprendibile per chiunque.
Assist e gol realizzati al bacio.
Chi potrà dimenticare il bacio stampato da Antonio Conte in piena fronte ad Hakimi? Immagini diventate virali e rimaste impresse nella memoria di molti; chi dice di non ricordarle già più probabilmente mente. Un bacio genuino e spontaneo, simbolo della compattezza di un intero gruppo. «Credo che i ragazzi vadano premiati, con l’abbraccio e col bacio come ho fatto con Hakimi. Loro sanno l’affetto che provo nei loro confronti, sarei pronto a buttarmi nel fuoco», ha affermato proprio Conte dopo la sofferta vittoria con il Cagliari. In una partita difficile da sbloccare, il terzino subentra nel secondo tempo e confeziona uno splendido assist per il gol realizzato da Matteo Darmian. Velocità, precisione, leggerezza. Hakimi è tutto questo.
Il tesoretto da non lasciar scappare.
L’Inter ha dichiarato di voler aprire un nuovo ciclo ed è proprio da giocatori come lui che il progetto può prendere nuovo slancio nella prossima stagione. Nonostante l’ironia fatta da Conte riguardo il discorso dei rigori, definendolo addirittura “una pippa”, Hakimi ha dimostrato di essere prezioso anche sui calci piazzati, come contro il Verona: nulla avrebbe potuto Silvestri sul suo destro potente e solo il palo gli ha negato il gol, che avrebbe incorniciato una partita giocata perfettamente. I numeri, dunque, non mentono e ancora ampi possono essere i suoi margini di miglioramento. Può diventare una certezza, dal momento che ha già dimostrato di essere una bellissima sorpresa. Il 19° scudetto per l’Inter e il 1° titolo in carriera per un terzino che può continuare a scrivere la storia nella Milano neroazzurra.
Voto: 8.5