Una Serie B intrigante come non mai. Se la lotta salvezza non sembra accendere eccessivamente gli entusiasmi, la corsa alla massima serie sembra ispirata da una trama di un film avvincente, ricca di colpi di scena.
Serie B, nessun reale favorito
Proprio come in Serie A, in cadetteria non sembra esserci un vero padrone. Le prime sette in graduatoria, infatti, sono raccolte in solamente 7 punti. A guidare la banda è il sorprendente Pisa, a quota 55, che può annoverare la presenza dell’esperto Torregrossa, già 5 reti da quando a gennaio è sbarcato in Toscana. Subito dietro, Lecce e Brescia non si sono fatte male nello scontro diretto di sabato pomeriggio, assestandosi rispettivamente a 54 e 52. I giallorossi possono contare sul capocannoniere Massimo Coda, autore di ben 17 reti, e sullo specialista delle promozioni Marco Baroni. Le Rondinelle, d’altro canto, hanno confermato Filippo Inzaghi in panchina e si affidano all’esperienza dell’infinito Rodrigo Palacio, utilissimo anche a gara in corso.
In mezzo, in terza posizione, la sorprendente Cremonese, che un anno fa lottava per non retrocedere. Il gioco di Fabio Pecchia e i vari giovani come Fagioli e Zanimacchia, entrambi dalla Juventus, hanno contribuito ad alimentare il sogno Serie A. Un sogno che manca dal 1996. In quinta piazza l’ambizioso Monza del duo Berlusconi-Galliani, deciso a riprendersi il palcoscenico del calcio che conta. Con Giovanni Stroppa come condottiero e il bomber Dany Mota, 8 centri fin qua. Subito dietro l’arrembante Benevento, che vuole riprendersi il posto amaramente sfuggito la scorsa stagione. Ora potrà nuovamente contare su Lapadula, oltre alle reti del neoarrivato Forte, dal Venezia. Di due punti in ritardo un’altra protagonista della Serie A, il Frosinone di Fabio Grosso. Passi altalenanti, ma la certezza di essere sempre lì nell’ambizione. E difensore granitico come Gatti e un cannoniere come Charpentier in più.
Serie B, le outsider
Di poco dentro o fuori dalla zona play-off, ma pronte per dare tutto fino al termine della stagione. A -2 l’Ascoli, ultima volta protagonista in A nel 2006/2007. Grazie al lavoro del D.S. Marco Valentini. Dopo essersi fatto una gavetta di 5 anni girando per i vari campi d’Italia, ha imbastito una bella squadra, capace di lottare per qualcosa di più oltre alla salvezza. Dalla fantasia di Bidaoui alle reti dell’esperto Dionisi, la rincorsa è servita, nonostante la partenza di Sabiri. A -1 il neopromosso Perugia di Massimiliano Alvini, squadra cinica e precisa, che con le reti di De Luca e il nuovo arrivato Olivieri sorprende. Dopo un solo anno di permanenza in Serie C. Chiude la parte sinistra della classifica il consolidato Cittadella. Nonostante l’addio dello storico tecnico Roberto Venturato, gli amaranto con il loro classico esempio di autogestione lottano da anni in zona promozione. Con dei Baldini ed Okwonkwo.
Zona rossa
Parma e SPAL, molto a sorpresa, segnano il solco nella zona per non retrocedere. Dai crociati ci si attendeva la lotta per salire subito, ma l’esonero di Maresca e la scarsa continuità di risultati hanno fatto il resto. Di quattro lunghezze indietro, anche gli estensi hanno vissuto un cambio di panchina, con risultati non molto favorevoli. Nemmeno l’innesto di Giuseppe Rossi è servito a dare una svolta.
In zona spareggio Alessandria e Cosenza, distaccate di 2 punti l’una dall’altra. I piemontesi stanno lottando con orgoglio nonostante il livello della rosa nettamente inferiore ad altri. I calabresi nemmeno avrebbero dovuto giocare il campionato, ripescati e in piena lotta. Insegue il Vicenza, a -2 e in lenta ripresa, grazie al lavoro di Christian Brocchi. Nonostante una tifoseria del tutto distante. Sembrano invece con un piede C Crotone e Pordenone, rispettivamente a quota 16 e 13. Sorprende soprattutto la posizione dei Pitagorici, indicati tra i favoriti per il ritorno immediato in Serie A.
Lo spettacolo della Serie B è già pronto a scendere in campo, a partire da oggi martedì 15 marzo. Per un posto al sole, evitando quelli all’inferno.
A cura di Luca Ripari