Campionato

Il campionato si è concluso e le sorprese non sono mancate fino all’ultima giornata. L’Inter interrompe il dominio della Juventus e conquista lo scudetto. In Champions League, oltre ai nerazzurri, vanno Milan, Atalanta e Juventus. Proprio questo il risultato più inatteso con i bianconeri che approfittano del pareggio interno del Napoli col Verona e si piazzano al quarto posto. Un vero harakiri quello dei partenopei che dovranno accontentarsi dell’Europa League, insieme alla Lazio piazzatasi al sesto posto. Chiude con la qualificazione europea anche la Roma che dovrà cimentarsi nella neo nata Conference League. Nonostante la vittoria del Sassuolo, ai giallorossi basta il pari con lo Spezia ottenuto nei minuti finali.

Nelle zone basse della classifica dicono addio alla serie A Benevento, Parma e Crotone. Se il verdetto per le ultime due era stato sancito da tempo, sorprende la discesa dei campani, autori di un girone d’andata da sogno, reso vano da una seconda parte di campionato a dir poco masochista. Salgono in serie A Empoli e Salernitana, in attesa dell’ultima gara fra Venezia e Cittadella con i lagunari favoriti dopo lo 0-1 dell’andata.

Anche la redazione de Il Calcio Quotidiano ha voluto dire la sua, valutando una a una tutte le squadre di serie A.

ATALANTA 8-

Ancora una stagione esaltante per la Dea che per il terzo anno consecutivo ottiene la qualificazione in Champions League. La squadra allenata da Gasperini ha mostrato per l’ennesima stagione di essere ormai un valore aggiunto per il campionato italiano. Il cammino nella coppa dalle grandi orecchie si interrompe agli ottavi a causa del Real Madrid. Stride il secondo posto perso all’ultima giornata contro il Milan ma soprattutto la finale di Coppa Italia persa contro la Juventus. Peccato.

BENEVENTO 4.5

La vera delusione tra le neo promosse è sicuramente il Benevento. Non tanto per il terzultimo posto, anche preventivabile a inizio torneo, quanto per i risultati maturati in tutto il girone di andata. La squadra di Pippo Inzaghi sembrava destinata ad una stagione positiva, da metà classifica. Nel ritorno i giallorossi hanno letteralmente dilapidato tutto il loro margine, vincendo una sola volta (lo storico successo contro la Juve a firma di Gaich). Clamoroso il pareggio alla penultima contro il Crotone già retrocesso. Le streghe ripartiranno dalla B: che serva da lezione per il futuro visti i progetti di Vigorito.

BOLOGNA 6

Dopo il k.o. subìto nell’ultima giornata contro la Juventus, il tecnico Sinisa Mihajlovic è andato su tutte le furie, prendendosela con la propria squadra, rea di aver già staccato la spina mentalmente. Al di là dell’ultima sconfitta, i felsinei possono comunque ritenersi soddisfatti del dodicesimo posto ottenuto che significa una tranquilla salvezza. Adesso ci sarà da decifrare il futuro, con il tecnico serbo che potrebbe cambiare aria dopo le polemiche degli ultimi giorni.

CAGLIARI 5

A inizio campionato era data come une delle squadre favorite ad ottenere una salvezza tranquilla, ambendo magari anche a qualcosa di più. I sardi hanno invece faticato moltissimo, soprattutto sotto la guida tecnica di Di Francesco, al quale era stato rinnovato il contratto nonostante il deludente avvio. Passato il testimone a Semplici, i rossoblu non sono comunque riusciti a dare una svolta alla stagione, piazzandosi al quartultimo posto in compagnia del Torino.

CROTONE 4+

La Cenerentola della Serie A non ha ribaltato le aspettative, risultando la penultima forza del campionato. A colpire sono soprattutto i gol subiti: 92, record assoluto nella storia della A. I grossi limiti della difesa hanno compromesso totalmente la stagione dei calabresi, per quasi tutto il campionato fanalino di coda della classifica. Unica nota positiva l’esplosione di Nwankwo Simy: il 29enne nigeriano ha messo a segno 20 gol in stagione, risultando la vera sorpresa della compagine pitagorica.

FIORENTINA 4.5

40 punti, tredicesimo posto in classifica, due diversi allenatori. L’annata della Viola non è stata di sicuro tra le più entusiasmanti, con diverse vicende che hanno minato l’ambiente. A partire dalle dimissioni di Prandelli con conseguente richiamo di Iachini. Unico spiraglio di luce le prestazioni di Dusan Vlahovic. Con un comunicato, la dirigenza ha voluto ringraziare staff e giocatori per la conclusione del difficile campionato ma è chiaro che al Franchi dalla prossima stagione assisteremo a molti cambiamenti.

GENOA 6

Senza infamia e senza lode. La squadra allenata da Ballardini conclude il suo campionato a quota 42 punti, espugnando all’ultima giornata la ‘Sardegna Arena’. Il tecnico ravennate ha avuto il merito di prendere le macerie lasciate da Maran e portare i rossoblu a una tranquilla salvezza. Il futuro? Nessuno lo sa, quel che è certo è che Ballardini è uscito vincitore dalla sua sfida in Liguria.

HELLAS VERONA 6.5

Ancora una stagione positiva per la ‘piccola Atalanta’ allenata da Juric. Decimo posto, 45 punti totalizzati e tanto bel gioco espresso. I veneti decidono anche la lotta Champions, fermando sull’1-1 il Napoli all’ultima giornata. Diversi i talenti emersi, da Dimarco a Zaccagni ma la vera arma vincente degli scaligeri non può che essere individuata nel collettivo, ancora una volta il valore aggiunto di questa squadra.

INTER 8.5

Dopo ben undici anni l’Inter torna a trionfare nel campionato italiano e interrompe lo strapotere della Juventus. I nerazzurri riportano il tricolore a Milano dominando per gran parte della stagione. Resta l’amaro in bocca per la prematura uscita dall’Europa ma questo ha anche aiutato gli uomini di Conte a concentrarsi eccellentemente sul campionato. Inutile cercare un fattore simbolo: da Barella a Lukaku, dalla solida difesa al centrocampo di sostanza e qualità. La creatura di Antonio Conte ha spiccato il volo, ora sta a lei sapersi confermare già a partire dalla prossima stagione.

JUVENTUS 5

Fa strano vedere un’insufficienza ad una squadra qualificatasi in Champions League e vincitrice di Supercoppa e Coppa Italia. Una follia, verrebbe da dire. Non però se questa squadra risponde al nome di Juventus. La grande favorita di sempre è tornata con i piedi per terra, fallendo clamorosamente sia in campionato che in Champions. L’esordio di Andrea Pirlo sulla panchina bianconera voleva significare rinnovamento. Chissà che questo anno al di sotto delle aspettative non sia l’incipit di un nuovo ciclo di successi.

LAZIO 6-

La stagione 2020/21 per i biancocelesti non verrà di certo ricordata negli annali. Positivo il ritorno in Champions, con eliminazione agli ottavi per merito del Bayern Monaco. Degne di nota alcune prestazioni in campionato, come il derby d’andata o il 3-0 inflitto al Milan. Per il resto è stata una stagione non indimenticabile per gli uomini di Inzaghi, lo scorso anno protagonisti di un torneo per gran parte eccezionale. Si riparte dall’Europa League. Sarà forse questa la vera dimensione della Lazio? O la società ha intenzione di invertire la tendenza? Forse è arrivato il momento di un cambio di mentalità, a partire dagli organi alti.

MILAN 7.5

Il ritorno del Diavolo. Dopo diversi anni passati nell’anonimato, il Milan torna a farsi sentire in un’annata a tratti perfetta. Un po’ come la Lazio dello scorso anno, gli uomini allenati da Pioli hanno insidiato la vetta della classifica per gran parte del torneo. Alla lunga il valore dell’Inter è uscito fuori ma i rossoneri hanno dimostrato di essere tornati a giocarsela. Peccato per qualche battuta d’arresto evitabile altrimenti avremmo assistito a una lotta coi cugini fino all’ultima giornata.

NAPOLI 5.5

Se dovessimo guardare solo all’ultima giornata, probabilmente non arriveremmo a 4. Il Napoli ha letteralmente buttato alle ortiche l’ingresso in Champions pareggiando in casa contro un Verona praticamente senza stimoli. Nel complesso Gattuso ha compiuto un discreto lavoro anche se il mancato aggancio al quarto posto pesa come un macigno. De Laurentiis, tramite i social, si è affrettato a congedare il tecnico calabrese. Quale sarà il suo futuro? E soprattutto, chi lo succederà alla guida dei partenopei?

PARMA 4-

Il voto più basso del nostro pagellone se lo aggiudica il Parma. Gli emiliani retrocedono come fanalino di coda della serie A, nonostante un organico che all’inizio faceva presagire a tutt’altro. Fa sempre male vedere una squadra come il Parma retrocedere, soprattutto se si ripensa alle gesta dei ducali negli anni ’90. In bocca al lupo per una veloce risalita: i tifosi emiliani meritano una squadra di ben altro spessore.

ROMA 5

Per il tredicesimo anno di fila i giallorossi concludono la stagione senza alzare alcun trofeo. Gli uomini di Fonseca deludono per l’ennesima volta, portando a casa solo poche soddisfazioni, tra le quali il raggiungimento delle semifinali di Europa League e il derby di ritorno vinto 2-0 contro la Lazio. Un po’ poco per quanto sperato all’inizio, quando la piazza aveva iniziato a credere alla nuova era targata Paulo Fonseca. Il portoghese lascia la capitale; al suo posto un altro lusitano, un nome che non lascia indifferenti: Jose Mourinho. Che sia lo Special One l’uomo giusto per riportare al successo la Roma?

SAMPDORIA 6.5

Positiva la stagione dei blucerchiati che si piazzano al nono posto ben distanti dalle zone basse della classifica. Ottimo il lavoro di Claudio Ranieri, allenatore di grande aplomb che è riuscito a regalare belle soddisfazioni alla tifoseria genovese. Nonostante il positivo piazzamento in campionato, l’allenatore romano non continuerà a sedere sulla panchina della Samp. Per lui possibile un futuro come CT di qualche nazionale, anche se non è da escludere la permanenza in serie A.

SASSUOLO 7

Non è più una sorpresa il Sassuolo. Ogni anno la formazione neroverde sorprende tifosi e addetti ai lavori, riuscendo a piazzarsi spesso a ridosso delle grandi. Fallita per un soffio la qualificazione in Conference League, la compagine attualmente allenata da De Zerbi vuole continuare a stupire, grazie anche alla serietà e alla forza della società. Da decifrare il futuro, con De Zerbi sempre più vicino ad abbandonare l’Emilia Romagna: su di lui è forte l’interessamento dello Shakhtar.

SPEZIA 7+

Fra qualche anno, nell’epoca dei nuovi nostalgici, sentiremo parlare dello Spezia di Italiano. Alla loro prima stagione in serie A, i bianconeri hanno ottenuto una storica salvezza mettendo in cascina ben 39 punti, a +6 dalla zona retrocessione. I liguri hanno mostrato a tratti un gioco molto ben articolato, togliendosi anche diverse soddisfazioni sia in campionato che in Coppa Italia, eliminando la Roma di Fonseca.

TORINO 4

Stagione totalmente da dimenticare per i granata. La salvezza arriva soltanto a campionato quasi finito, con il pareggio dell’Olimpico nel recupero contro la Lazio. Ma quello che lascia sconcertati è l’approccio del Torino a questa stagione, totalmente estraneo allo spirito e ai valori di una società storica come quella piemontese. Cairo avrà un bel da fare per ricostruire una squadra degna della Serie A. Forse è arrivato il momento di pensare meno alle faccende degli altri e più a quelle di casa propria.

UDINESE 6

Non sarà l’Udinese di qualche anno fa ma rimane comunque una formazione più che dignitosa. Gotti è riuscito a centrare l’obiettivo stagionale minimo, quello della salvezza, anche se forse alcuni tifosi si aspettavano qualcosina in più. In estate si scateneranno vere e proprie aste per i gioielli friulani: starà alla dirigenza, maestra in questo, saper vendere al prezzo giusto e ricostruire individuando nuovi giovani di valore.

Hanno partecipato ai voti delle pagelle: Alessia Gentile, Lidia Ludovisi, Micaela Monterosso, Daniele Caroleo, Dante Chichiarelli, Emanuele Harelimana, Francesco Rosati, Giuseppe Sicignano, Jacopo Elia, Luca Ripari, Massimiliano Ciancaglioni e Roberto Viarengo.

Di Dante Chichiarelli

Nato a Roma, il 26 agosto del 1984, inizia ad appassionarsi al calcio a non ancora 6 anni, durante i Mondiali di Italia '90, quelli delle Notti Magiche e di Totò Schillaci. L'amore per questo sport è nel DNA della famiglia: il suo bisnonno, Silvio Blasetti, mosse i suoi primi passi nel calcio nei primi decenni del '900 con la maglia della Lazio. Oltre a questo affianca un'altra grande passione, quella per la scrittura e per il giornalismo. Dopo le scuole, frequenta la facoltà di Scienze della Comunicazione presso "La Sapienza" di Roma e nel 2009, dopo aver collaborato per oltre due anni con "Sportlocale", settimanale sul calcio dilettantistico e giovanile, diventa giornalista pubblicista. Sempre in quegli anni inizia a frequentare il corso di giornalismo sportivo curato da Guido De Angelis e di lì a breve diventerà uno dei redattori della rivista "Lazialità". Nel corso del tempo numerose sono le collaborazioni con periodici on-line e cartacei. Nel 2011, per circa un anno, diventa Direttore Responsabile del mensile "Futuro Giovani Magazine". Da aprile 2020 collabora con la redazione di "Noi Biancocelesti". Ad oggi, nonostante gli impegni lavorativi, continua a coltivare le sue due grandi passioni che lo accompagnano sin dai primi passi della vita.