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Stadio Ettore Giardiniero – Via del Mare, Lecce e Lazio iniziano il proprio campionato in un caldo, ma ventilato, posticipo domenicale. Uno stadio sold-out all’interno del quale si respira voglia di calcio, di ripartire con quella routine della quale non si è mai stanchi. Toccante il minuto di silenzio per Carletto Mazzone che con il Lecce è sceso 133 volte in panchina, ha conquistato una storica promozione in Serie A ed ha ottenuto il risultato migliore della storia della società salentina nella massima serie, un nono posto nella stagione ‘88/’89.

LA CRONACA DELLA PARTITA

Inizia la partita e nei primi 10 minuti di gioco le squadre si studiano senza assumersi troppi rischi sui due lati del campo, con la formazione di Sarri a tenere il pallino del gioco. All’11’ è però la formazione salentina a rendersi pericolosa con Strefezza, il diagonale del quale, dopo una bella azione con Banda ed Almqvist, termina di poco a lato. La squadra di D’Aversa cresce e ancora Banda, riversatosi in area avversaria, non riesce a trafiggere Provedel dalla sinistra. I capitolini dal canto loro, alzano di nuovo il ritmo ma nei tentativi di attacco, la Lazio non trova i tempi giusti per coordinare il proprio reparto offensivo, comunque pericoloso in ogni sua ripartenza. Al 26’ gli ospiti la sbloccano con il proprio capitano, Immobile, che, su assist di Luis Alberto in contropiede, trafigge Falcone per il momentaneo 0-1. Per Immobile la tradizione continua, con il bomber laziale, sempre a segno alla prima stagionale, da quando veste l’aquila sul petto. Al 44’ altra azione pericolosissima degli ospiti che con Lazzari non riescono a raddoppiare, così come, un minuto più tardi, con Luis Alberto che, a seguito di uno stop di rara bellezza dal limite dell’area, si fa poi chiudere dalla difesa salentina che interviene con prontezza. Dopo 1 minuto di recupero concesso dall’arbitro, le squadre rientrano negli spogliatoi con i biancocelesti ancora avanti di una lunghezza.

Rientrano le squadre in campo ed il Lecce si rende subito pericoloso con Dorgu che, inserendosi ottimamente dalle retrovie, spara però alto sopra la traversa. I salentini continuano a spingere prendendo d’assedio l’area laziale, con i padroni di casa che dopo l’intervallo sembrano essere rientrati in campo con un piglio decisamente diverso rispetto ai primi 45 minuti di gioco. Al 54’ è la Lazio a rendersi pericolosa con Felipe Anderson che giunto a tu per tu con Falcone, imbeccato da Immobile, piazza la palla di poco a lato divorandosi una ghiotta occasione. In questo periodo di gioco sembra di assistere ad un vero botta e risposta, dopo l’occasione laziale è toccato subito dopo a Strefezza, per la squadra di casa, a tentar di trovare, senza però riuscirci, il gol del pareggio. Al quarto d’ora della ripresa sono le due difese che devono ritrovare i propri tempi, lasciando entrambe, troppo spazio ai rispettivi avversari. All’82’ Immobile vicino al raddoppio ma sul suo destro si avventa Falcone che devia il pallone sul palo alla sua destra e sul susseguirsi dell’azione il Lecce si salva con la propria retroguardia. All’86’ la formazione di casa trova il pareggio con Almqvist che con un fendente dal limite dell’area trafigge Provedel: 1-1. Un minuto più tardi lo stadio Via del Mare viene letteralmente fatto esplodere da Di Francesco che cogliendo la difesa laziale di sorpresa segna il gol del vantaggio prima di correre sotto la sua curva a raccogliere l’abbraccio dei compagni: 2-1. Dopo i 6 minuti di recupero concessi dall’arbitro, il risultato non cambia ed il Lecce infligge alla Lazio un’amara sconfitta nei minuti finali.

Tante occasioni da entrambe le parti nel secondo tempo, poca lucidità sotto porta sia per i salentini che per i biancocelesti, se però ai punti un pareggio poteva, forse, sembrare un risultato più giusto, alla fine ha vinto chi ci ha creduto di più. Il secondo tempo della Lazio si è fermato sul legno colpito da Immobile, quello del Lecce, invece, al triplice fischio dell’arbitro, dopo un vero e proprio assedio alla porta biancoceleste, un assedio che a fine gara ha portato i suoi frutti e che, nello stesso tempo, come si è potuto evincere dalle dichiarazioni dopo il match, ha mandato su tutte le furie Sarri, proprio per come i suoi giocatori, per l’appunto, hanno affrontato complessivamente il secondo tempo.

IL TABELLINO

LECCE-LAZIO 2-1 (0-1)

LECCE (4-3-3): Falcone; Grendey (dal 65’ Blin), Baschirotto, Pongracic, Dorgu (dal 65’ Gallo); Rafia (dal 66’ Kaba), Ramadani, Gonzalez (dall’83’ Burnete); Strefezza, Almqvist, Banda (dal 76’ Di Francesco). All. D’Aversa

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (dal 72’ Pellegrini), Patric, Romagnoli, Marusic; Kamada (dal 54’ Vecino), Cataldi (dall’89’ Castellanos), Luis Alberto; Felipe Anderson (dal 54’ Isaksen), Immobile, Zaccagni (dal 72’ Pedro). All. Maurizio Sarri

MARCATORI: 26’ Immobile (Laz), 86’ Almqvist (Lec), 87’ Di Francesco (Lec)

ASSIST: Luis Alberto (Laz), Gallo (Lec)

ARBITRO: Federico Dionisi (sez. di L’Aquila)

GUARDALINEE: Peretti, Rossi

IV UOMO: Prontera

VAR: Di Bello

AVAR: Paganessi

Ammoniti: Strefezza (Lec), Isaksen (Laz), Gonzalez (Lec), Pongracic (Lec), Pellegrini (Laz)
Recupero:  1’ pt; 6’ st.
Spettatori: 29.081

Foto in copertina da Web – Articolo a cura di Roberto Viarengo – ilcalcioquotidiano.it