Sampdoria

“Giù le mani dalla Sampdoria”: è questo il coro intonato a gran voce dalla tifoseria blucerchiata, che in occasione della sfida di campionato contro il Sassuolo, giocata venerdì sera e valevole per la 37esima e penultima giornata di Serie A, hanno raggiunto lo stadio di Genova in corteo, davvero molto partecipato.

La squadra blucerchiata è matematicamente retrocessa da diverse giornate e attende di conoscere il proprio destino societario, tra notizie frammentarie che filtrano dai corridoi, probabili trattative, cordate interessate e tempi sempre più stretti per salvare la Sampdoria dal fallimento. Ma nonostante questo, i tifosi assiepati allo stadio sono presenti in gran numero per quest’ultima partita casalinga della propria squadra, sventolando i propri vessilli, e rimarcando, a più riprese, il monito di queste ultime settimane. Proprio come in occasione della scenografia organizzata dalla Gradinata Sud ad inizio partita, mentre le squadre guadagnavano il rettangolo di gioco ed un’enorme maglia blucerchiata veniva srotolata al centro della curva, accompagnata da uno striscione che recitava testualmente: “Per questa maglia che ci ha strappato il fiato siamo pronti a dar battaglia”.

SAMPDORIA-SASSUOLO: TRE MINUTI DI FUOCO

Sul fronte opposto, un Sassuolo che non ha moltissimo da chiedere al campionato, se non il voler provare a chiudere questo torneo nella parte sinistra della classifica. Quella tra i blucerchiati ed i neroverdi, in sostanza, è una di quelle partite prive di particolari stimoli, ma risulta essere invece densa di emozioni e di colpi di scena, fin dalle prime battute del match.

Al 7′ infatti, è proprio la Sampdoria a portarsi in vantaggio, grazie a Manolo Gabbiadini che approfitta di una distrazione di Ferrari, gli ruba il pallone nei pressi dell’area avversaria e insacca, anticipando l’uscita disperata di Consigli. Neanche il tempo di festeggiare, però, ed ecco la reazione immediata del Sassuolo, che nel giro di tre minuti ribalta letteralmente il risultato. Prima con Domenico Berardi, che batte l’incolpevole Turk con un gol facile facile, dopo che Ceide aveva lasciato sul posto Zanoli, sulla corsia destra, per servire il più semplice degli assist all’esterno del Sassuolo, al centro dell’area. Dopo pochi istanti, ecco arrivare la seconda rete degli ospiti, questa volta con Matheus Henrique, che sfrutta il preciso traversone di Zortea ed insacca di testa alle spalle dell’estremo difensore blucerchiato.

Siamo appena al 10′ del primo tempo, ed il risultato è già cambiato tre volte. Il ritmo, per altro, non accenna a diminuire, con il Sassuolo che, per certi versi, prende in mano la partita, e con la Sampdoria che prova a ripartire e ad approfittare delle occasioni  che si vengono a creare. Come in occasione del calcio d’angolo battuto al 38′ da Quagliarella, con Leris che prova ad anticipare, sul primo palo, Consigli, senza trovare, però, lo specchio della porta. Dall’altra sponda il portiere Turk è impegnato ancora da Berardi, che sembra piuttosto ispirato, vista anche la traversa colpita sul finire della prima frazione di gioco.

IL PAREGGIO BLUCERCHIATO ED IL SALUTO A FABIO QUAGLIARELLA

Nel secondo tempo i tifosi di casa accolgono il rientro delle squadre in campo con una suggestiva torciata e lo striscione, eloquente, “Dall’inferno ritorneremo”, ma lo spartito musicale, sul rettangolo di gioco, non sembra mutare tantissimo, con le molte occasioni create dal Sassuolo. Uno dei protagonisti della serata è certamente Zortea, praticamente sempre presente nelle azioni offensive dei neroverdi.

Per altro la Sampdoria avrebbe anche l’occasione di pareggiare: ad esempio con Augello, che alla mezz’ora del secondo tempo si trova a tu per tu con Consigli dopo una bella triangolazione della squadra blucerchiata, ma non riesce a superare il portiere avversario, che in uscita sventa la minaccia. Un pareggio che arriva, però, pochi istanti più tardi, a seguito di un’azione concitata in area di rigore sugli sviluppi di un calcio d’angolo e con una sfortunata deviazione di Erlic, sulla linea di porta, che segna quindi un clamoroso autogol.

Al 42′ c’è poi il giusto e doveroso spazio per il saluto a Fabio Quagliarella (sostituito da Lammers), applaudito da tutto lo stadio, in piedi, per quella che, molto probabilmente, sarà la sua ultima stagione da calciatore. L’abbraccio dei compagni, prima dell’uscita dal campo, con in sottofondo il coro a lui dedicato che rimbomba in tutto il Ferraris, è a dir poco commovente.

La partita si conclude quindi con un pareggio, sostanzialmente giusto per quanto visto sul rettangolo di gioco ed il bellissimo tributo per uno dei più prolifici marcatori del nostro campionato. Quello stesso tributo che viene poi dedicato, al termine della partita, a Gianluca Vialli, quando Marco Lanna si reca sotto la Gradinata Sud mostrando una maglia dell’ex bomber blucerchiato. Un altro momento molto emozionante, in un contesto sicuramente difficile, come quello sampdoriano, a causa delle vicende che tutti conosciamo.

SAMPDORIA-SASSUOLO: IL TABELLINO

SAMPDORIA: Turk, Oikonomou (68′ Murillo), Nuytinck (46′ Murru), Amione (46′ Paoletti), Zanoli, Winks, Rincon (61′ Ilkhan), Augello, Leris, Gabbiadini, Quagliarella (86’ Lammers). A disp.: Ravaglia, Tantalocchi, Djuricic, Segovia, Malagrida, De Luca, Jesé. All.: Dejan Stankovic

SASSUOLO: Consigli, Zortea, Erlic (90’ Romagna), Ferrari, Rogerio, Obiang, Thorstvedt (46′ Harroui), Henrique (63′ Lopez), Berardi, Pinamonti (79′ Defrel), Ceide (63′ Bajrami). A disp.: Pegolo, Russo, Marchizza, Muldur, Toljan, Bruno. All.: Alessio Dionisi.

ARBITRO: Sig. Meraviglia di Pistoia.
RETI: 8′ Gabbiadini, 9′ Berardi, 11′ Henrique, 78′ Erlic (aut.)
NOTE: ammoniti Thorstvedt, Harroui, Oikonomu.

 

Di Daniele Caroleo

Giornalista pubblicista. Direttore Responsabile de "Il Calcio Quotidiano"