La Nazionale cerca i bomber di oggi e di domani, in un’epoca in cui i 9 di alto livello scarseggiano in Italia. Dal centravanti laziale, Ciro Immobile, costantemente criticato per lo scarso rendimento in maglia azzurra, alle promesse del Sassuolo, Scamacca e Raspadori, che faticano anche a trovare la titolarità nel club neroverde. Il centravanti ideale (alla Lewandowski, per intenderci) in Italia manca da molto tempo e all’orizzonte si intravede ben poco. O forse no.
Lorenzo Lucca
Se l’orizzonte arriva fino in Serie B qualche spiraglio lo si inizia a intravedere. Cominciano infatti a rubare l’occhio due giovanissimi che molto bene stanno facendo in cadetteria in questo inizio di stagione. Partiamo dall’ariete del Pisa, Lorenzo Lucca. Classe 2000 che i toscani hanno prelevato dal Palermo per una cifra leggermente superiore ai 2 milioni di euro. Già 4 reti nelle prime cinque di campionato: il bomber sta trascinando il Pisa, ora al comando a punteggio pieno.
Su di lui hanno già messo gli occhi tutte le big della Serie A. Qualche giorno fa Alfredo Pedullà, in un articolo per la Gazzetta dello Sport, parlava addirittura di una ‘ non impossibile’ chiamata di Mancini per il Mondiale in Qatar. Dotato di una stazza imponente (2.01 metri di altezza) ma allo stesso molto dinamico, ricorda un po’ Luca Toni. Anche il campione del Mondo ha confermato la somiglianza.
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Lorenzo Colombo
Da un Lorenzo a un altro. Arriviamo a un altro giovanissimo attaccante che sta dicendo la sua con la maglia della Spal, ovvero Lorenzo Colombo. Con i ferraresi sono già 3 le reti in questo inizio di stagione, compresa l’ultima perla con la quale ha deciso il match contro il Vicenza. Colombo è di proprietà del Milan e la dirigenza rossonera ha già in mente di riprendersi l’attaccante della Nazionale Under 21. Alla Spal andrà un premio di valorizzazione in base a quello che Colombo riuscirà a far vedere in questa stagione.
La Nazionale italiana aspetta quindi i bomber del domani, sperando che non si perdano, come spesso accade, nel grande salto in Serie A. Molto dipenderà anche dalla fiducia che gli daranno i club, sui quali pesa la grande responsabilità di non bloccarne la crescita e l’eventuale esplosione.