Manchester United's Portuguese manager Jose Mourinho (L) shakes hands with Chelsea's Italian head coach Maurizio Sarri (R) as Chelsea's fitness coach Paolo Bertelli (C) stands by after the English Premier League football match between Chelsea and Manchester United at Stamford Bridge in London on October 20, 2018. - The game finished 2-2. (Photo by Glyn KIRK / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or 'live' services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. / (Photo credit should read GLYN KIRK/AFP/Getty Images)

Domenica 26 settembre si disputerà il 155° derby di serie A fra Roma e Lazio. Una partita da sempre diversa dalle altre che quest’anno si presenterà con non poche novità.

Innanzitutto sarà il primo derby con il pubblico del post Covid. All’Olimpico, aperto a numero ridotto causa limitazioni legate alla pandemia, saranno circa 32mila i tifosi presenti sugli spalti. Ad ospitare sarà la Lazio, che avrà così diritto ad una disponibilità maggiore di sostenitori. Saranno circa 20mila i supporters biancocelesti, ai quali oltre a Curva Nord e relativi Distinti, saranno destinate buona parte di Tribuna Tevere e Monte Mario (lato nord). Circa 10mila, invece, i seguaci giallorossi che hanno già terminato da qualche giorno i biglietti a loro riservati.

Sarà il derby delle novità, sia per la Lazio che per la Roma. I biancocelesti ripartono con Maurizio Sarri alla guida tecnica, forse l’investimento più blasonato di tutta la campagna acquisti. Il tecnico toscano tornerà sulla panchina dopo le due giornate di squalifica inflitte dal Giudice Sportivo dopo la sfida con il Milan a causa di espressioni blasfeme. Una punizione che non è andata giù all’ex tecnico di Napoli, Juventus e Chelsea, sicuro di non aver pronunciato determinate frasi e verso le quali potrebbe ricorrere in giudizio. Dall’altra parte del Tevere la novità è Jose Mourinho. Il tecnico del triplete interista è tornato in serie A e ha già lasciato il segno a livello carismatico. Per lui, come per Sarri, sarà il primo derby romano della carriera.

QUI LAZIO

In casa Lazio il Sarrismo stenta a decollare. Dopo le due promettenti vittorie contro Empoli e Spezia, i biancocelesti hanno subìto due stop contro Milan e Galatasaray, oltre ai successivi pareggi contro Cagliari e Torino. Dalle parti di Formello cominciano a serpeggiare alcuni mugugni, soprattutto fra i tifosi. La società, dal canto suo, ha fatto sapere di riporre grande fiducia in Maurizio Sarri, al quale vuole concedere tutto il tempo necessario per far assorbire ai giocatori gli automatismi necessari. Qualcuno inizia a sostenere che la rosa biancazzurra non sia adeguata agli schemi di Sarri. Chissà che il derby non possa interrompere la rotta negativa e rilanciare la Lazio verso il grande entusiasmo di inizio stagione.

QUI ROMA

Diverso, invece, il morale in casa Roma. L’arrivo di Mourinho ha dato nuova linfa a una tifoseria che sembrava ormai sull’orlo della depressione. La pessima stagione sotto la guida di Fonseca è stata subito dimenticata, grazie alla presenza dello Special One e all’acquisto di alcuni giocatori, Abraham su tutti, che hanno donato notevole entusiasmo alla piazza giallorossa. In quel di Trigoria c’è aria di festa già dalle prime apparizioni estive, confermata poi dall’ottimo avvio di campionato che ha visto la Roma inciampare solo nella trasferta di Verona. Dopo la vittoria contro l’Udinese, a rovinare la festa è stata l’espulsione di Lorenzo Pellegrini, capitano e tra gli uomini più in forma del momento. Un’assenza che peserà sicuramente al tecnico portoghese il quale però può vantare diverse alternative tattiche.

Fra poco più di 24 ore sapremo chi sarà a gioire. La Lazio vuole rilanciarsi e interrompere la striscia senza vittorie; la Roma dare conferma del buon momento e rimanere attaccata al treno di testa della classifica. Benvenuti nella Capitale, dove il derby non sarà mai una partita come le altre.

Di Dante Chichiarelli

Nato a Roma, il 26 agosto del 1984, inizia ad appassionarsi al calcio a non ancora 6 anni, durante i Mondiali di Italia '90, quelli delle Notti Magiche e di Totò Schillaci. L'amore per questo sport è nel DNA della famiglia: il suo bisnonno, Silvio Blasetti, mosse i suoi primi passi nel calcio nei primi decenni del '900 con la maglia della Lazio. Oltre a questo affianca un'altra grande passione, quella per la scrittura e per il giornalismo. Dopo le scuole, frequenta la facoltà di Scienze della Comunicazione presso "La Sapienza" di Roma e nel 2009, dopo aver collaborato per oltre due anni con "Sportlocale", settimanale sul calcio dilettantistico e giovanile, diventa giornalista pubblicista. Sempre in quegli anni inizia a frequentare il corso di giornalismo sportivo curato da Guido De Angelis e di lì a breve diventerà uno dei redattori della rivista "Lazialità". Nel corso del tempo numerose sono le collaborazioni con periodici on-line e cartacei. Nel 2011, per circa un anno, diventa Direttore Responsabile del mensile "Futuro Giovani Magazine". Da aprile 2020 collabora con la redazione di "Noi Biancocelesti". Ad oggi, nonostante gli impegni lavorativi, continua a coltivare le sue due grandi passioni che lo accompagnano sin dai primi passi della vita.