È una storia particolare quella di Sebastien Haller, il 27enne originario di Ris-Orangis. Un passato tra Auxerre, Utrecht e Eintracht Francoforte, tutte squadre con cui si è messo in mostra, ha segnato e fatto vedere le sue qualità da dominatore d’area.
Poi, dopo un anno e mezzo non soddisfacente con la maglia del West Ham, Haller si trasferisce in Eredevisie.
L’Ajax sborsa ben 25 milioni per assicurarsi le prestazioni del giocatore, rendendo il suo cartellino il più pagato non solo della storia del club, ma anche del campionato stesso.
Viste le premesse e vista la filosofia “non rispettata” da parte del club olandese, che i campioni li fabbrica in casa e non li acquista, le aspettative erano alte. Tutte rispettate in campionato, con ben 11 gol in 19 partite. Impossibilitato a farlo invece in Europa League, dove non vanta alcuna presenza. Nessuna scelta alla base, anche perchè sarebbe stata folle. Il club olandese aveva semplicemente dimenticato di iscrivere il suo nome nella lista europea.
L’Ajax ha quindi stoppato il suo cammino verso Danzica ai quarti di finale contro la Roma. Se fosse cambiato qualcosa senza quell’errore burocratico non potremo mai saperlo.
Ciò che sappiamo è che, arrivando ai giorni nostri, Sebastien Haller, non solo è stato iscritto nella lista europea, ma ha anche ben deciso di rimanere nella storia: primo giocatore di sempre a segnare quattro gol all’esordio in Champions League.
Prima di lui nessuno ci era mai riuscito. Il baby-fenomeno Erling Haaland si era fermato ad una tripletta alla sua primissima nel settembre 2019, mentre lo stesso Van Basten nel 1992 segnò un poker al suo debutto nella Coppa dalle grandi orecchie, ma precedentemente aveva già giocato in Coppa dei Campioni. Questo caso è diverso.
L’attaccante francese naturalizzato ivoriano ne ha dovuti segnare di gol – anche tanti – prima di arrivare, ormai a 27 anni, a calcare il palcoscenico europeo più importante.
Il merito è sicuramente di Ten Hag, suo allenatore ai tempi dell’Utrecht e che lo ha rivoluto all’Ajax spingendo il club a spendere una cifra così alta. Una scommessa – infondo nemmeno troppo rischiosa – che ha sicuramente ripagato visto il rendimento in campionato e visti, in Champions League, i nomi affianco al quale adesso può essere ricordato Haller.
Messi, CR7, Lewandowski, Ibrahimovic, Shevchenko, Giroud, Luiz Adriano, Gnabry, Simone Inzaghi, Mario Gomez, Gomis, Ilicic, van Nistelrooy, Prso e ovviamente Van Basten. È questo l’elenco degli unici quindici calciatori della storia che sono stati in grado di segnare quattro gol in una singola partita di Champions.
Ora però la lista si allunga, si sale a quota sedici: perché Sebastien Haller ha deciso di imprimere, con inchiostro indelebile, il suo nome nella storia della competizione europea più ambita e prestigiosa, quella che ogni bambino sogna un giorno di poter giocare.